Inizia subito al massimo la carriera di Federico Chiesa alla Juventus. Di ritorno dal ritiro con la nazionale, l'attaccante azzurro sarà costretto agli straordinari. Oggi entrerà in contatto con la realtà juventina per il primo allenamento. Tuttavia, a causa delle assenze pesanti, causa Covid, come Ronaldo e McKennie, sarà gettato subito nella mischia da Andrea Pirlo sia in Italia che in Europa. L'impegno doppio vedrà la Juve sfidare il Crotone in campionato e la Dinamo Kiev in Champions. La domanda che soprattutto i tifosi juventini si stanno facendo riguarda il ruolo che Federico Chiesa andrà a occupare nella formazione messa in campo dal suo allenatore.
Per l'ex viola non ci sarà tempo di fare calcoli: a seguito dell'attuale emergenza dell'attacco bianconero, lui dovrà farsi trovare pronto a prescindere dal ruolo. Il debutto con il Crotone, e poi l'esordio in Champions, serviranno per capire quanto il suo talento sarà importante e indispensabile per questa Juve. Quando Pirlo avrà a disposizione tutto il reparto difensivo, allora si potrà pensare, forse, al modulo '3-2-5', con cinque stelle in attacco. Un modulo che esalterebbe le qualità di Federico Chiesa e consentirebbe a Pirlo di schierare tutte le forze offensive di cui dispone.
Il passato di Chiesa da avversario della Juventus
A Torino lo hanno voluto insistentemente, tanto da arrivare a pagarlo ben 60 milioni di euro alla Fiorentina.
Ma il passato in viola di Federico Chiesa, nelle sfide contro la Juve, non è stato dei più rosei. Tutto iniziò nell'agosto del 2016: Chiesa giocò solo 46' e la Fiorentina perse per 2-1. Nella gara di ritorno, nel gennaio 2017, giocò invece più di 80 minuti. In quella occasione la sua squadra vinse per 2-1. Nelle sfide successive i viola raccolsero solo un punto e lui, che giocò sempre dall'inizio alla fine, non incise mai sulla partita.
L'unica buona prestazione fu quella del 2 febbraio 2020, quando riuscì a impensierire per 90 minuti la difesa juventina.
A Torino Chiesa ritrova l'altro Federico (Bernardeschi)
A Torino Chiesa ritroverà il suo ex compagno di squadra in viola, Federico Bernardeschi. Entrambi hanno vestito la maglia viola, insieme per una sola stagione, quando alla guida c'era Paulo Sousa.
I due, però, hanno continuato a coltivare l'amicizia fuori dal campo, ma anche durante i ritiri in nazionale. Adesso l'obiettivo è fare il salto di qualità insieme in una squadra dalle grandi ambizioni. Bernardeschi, per il momento, non ci è ancora riuscito. Nei suoi 3 anni alla Juventus non è riuscito a trovare una precisa collocazione tattica, si spera che Chiesa possa fare meglio ed essere l'arma in più della nuova Juve di Andrea Pirlo.