La Juventus crede nella rimonta in Serie A. I bianconeri si trovano attualmente 10 punti di distacco dal Milan capolista, con una partita da recuperare, contro il Napoli a Torino. Quella che si prospetta per la Juve è una rimonta difficile, ma non impossibile. La squadra bianconera ha già avuto modo di fare una rimonta ai limiti dell'incredibile nella stagione 2015/2016, con alla guida Massimiliano Allegri. In quel frangente i bianconeri, dopo la decima giornata, si trovavano in 12^ posizione dopo la sconfitta contro il Sassuolo. Poi ci fu una cavalcata inarrestabile con 26 vittorie nelle 28 partite restanti e il quinto scudetto consecutivo.

Ora la situazione è piuttosto diversa. Compiere nuovamente una simile impresa non è facile, anche perché l'allenatore e i giocatori sono cambiati, sebbene la Juventus possa contare sempre sul talento dei singoli.

Differenza tra le due Juventus

Andando a paragonare le due rose, quella di quest’anno e quella del 2015/2016, la differenza è evidente. La formazione di Massimiliano Allegri era formata da un gruppo di giocatori compatti, che si conoscevano molto bene e che in campo si trovavano a meraviglia. Il centrocampo faceva invida a chiunque, con Pogba, Khedira e Marchisio. La difesa era insuperabile con Bonucci, Chiellini e Barzagli e l'attacco vedeva titolari Dybala, Mandzukic e Morata.

Quella di Andrea Pirlo è invece una rosa formata da giocatori che devono ancora conoscersi e scoprirsi.

Forse le iniziali battute d'arresto in campionato sono riconducibili a questa inesperienza. Ovviamente non si può paragonare l'operato di Allegri con quello di Pirlo, ancora inesperto nel suo nuovo ruolo da allenatore. Anche questi fattori rendono più complessa una rimonta, che riuscì cinque anni fa proprio grazie alla compattezza del gruppo-squadra.

Le qualità delle avversarie

La differenza, rispetto a cinque anni fa, risiede però anche nella qualità delle altre squadre. Nel 2015 la Juventus dominava incontrastata il campionato, senza avere validi rivali al cospetto. Oggi, invece, le avversarie appaiono più temibili e più forti. L'Inter ha una rosa molto competitiva e un allenatore cinico ed esperto.

Il Milan mostra sempre compattezza e qualità con Ibrahimovic e il giovane talento Theo Hernandez. Poi c'è il Napoli di Gattuso e le due romane, con la Lazio che non fa sconti a nessuno, e che si ritrova agli ottavi di Champions e la Roma, attualmente terza.

La Juve ha un'arma chiamata CR7

La Juventus però quest'anno ha un'arma in più: Cristiano Ronaldo. La sua presenza conta tantissimo: nelle ultime partite non si è presentato sempre al meglio e la Juve ha fatto fatica a trovare gioco e continuità. Il suo score è già di 16 gol in stagione, di cui 12 in campionato.

Oltre a Ronaldo la possibile rimonta bianconera potrebbe passare anche da De Ligt e da Morata. Il difensore olandese è in continua crescita ed è diventato la colonna portante della retroguardia bianconera. Mentre in attacco Morata è un giocatore diverso rispetto al passato, che vede la porta con molta più facilità. Quest'anno è già a quota 10 gol in stagione, mentre nel 2015-2016 si fermò a 12.