Dopo gli acquisti di Meitè (che ha già esordito) e Mandzukic, il Milan non pare intenzionato a fermare le proprie operazioni di Calciomercato.

La società rossonera ha reso da tempo chiara la strategia: giocatori a basso costo, ma estremamente utili. Ecco perché la società sembra pronta ad accogliere nelle prossime 24 ore Fikayo Tomori e nei prossimi giorni intenzionata a puntare su Junior Firpo, terzino sinistro classe 1996 di proprietà del Barcellona.

Il punto sulla trattativa Tomori

Sembra ormai quasi tutto fatto per l'arrivo di Tomori, difensore canadese naturalizzato inglese, classe 1997.

La trattativa tra Milan e Chelsea è in stato avanzato: prestito di sei mesi a un milione. L'unico scoglio sembra essere, al momento, il diritto di riscatto: i londinesi vorrebbero fissarlo intorno ai 30 milioni, mentre i rossoneri preferirebbero scendere a 20.

Nonostante questo, nell'ambiente c'è molto ottimismo e il giovane difensore non aspetta altro che trasferirsi in Italia per iniziare la sua nuova avventura. Salvo novità e imprevisti, il giocatore tra oggi e domani sarà a Milano e nei prossimi giorni si dovrebbe aggregare con i nuovi compagni.

In contemporanea si tratta anche per Firpo

Ieri intanto il Milan ha accelerato anche per Junior Firpo, calciatore dominicano naturalizzato spagnolo classe 96' del Barcellona.

Anche per lui i rossoneri hanno presentato la stessa offerta fatta ai "blues" del Chelsea qualche tempo prima: prestito per sei mesi a un milione con diritto di riscatto, ma i "blaugrana" vogliono darlo solo in prestito secco. La soluzione potrebbe essere la stessa che ha portato Brahim Diaz a vestire la casacca rossonera dal Real Madrid: un prestito secco e dialogo per il futuro rimandato a fine stagione.

Dopo aver messo a segno già due acquisti il Milan, insomma, sembra intenzionato a non arrestare la marcia sul mercato. Visti i tanti infortuni che hanno condizionato la squadra, ma soprattutto la prima posizione in campionato, la società si è mossa per rinforzare una rosa già competitiva.

La chiave sta nel cercare di far combaciare il costo del giocatore con la sua bravura e la sua utilità in squadra.

A volte la società ha puntato su giocatori di esperienza, con un bagaglio molto grande alle spalle, capaci di trasmettere la propria esperienza, altre volte ha puntato su giocatori più giovani, che ancora devono essere formati, ma con un grande potenziale di crescita. Strategia che in passato ha regalato grandi gioie, perché permette di puntellare quei reparti in cui non si è soddisfatti e di avere molteplici scelte a disposizione senza spendere cifre esagerate.