Alle ore 20 di lunedì 1 Febbraio si è conclusa la sessione invernale di Calciomercato. Il Milan è stata una delle squadre protagoniste. Il mercato in 'era Covid' è stato povero, con un flusso di affari molto basso rispetto al solito. La crisi ha travolto anche il dorato mondo del pallone e, nel calciomercato, si tramuta spesso in prestiti non vincolanti o in prestiti con opzioni future (obbligo/diritto di riscatto) o in scambi alla pari di cartellino.
I rossoneri sono primi in classifica fin dall'inizio del campionato, contro ogni roseo pronostico.
La squadra di Pioli è finora riuscita a superare ogni avversità: dagli infortuni alle squalifiche, al numero di positività al Covid più elevato rispetto alle concorrenti.
La sessione invernale di calciomercato è giunta proprio nel momento in cui il Milan ha iniziato a faticare in campo e il compito di Massara e Maldini è stato quello di aumentare il livello della rosa cercando delle 'occasioni' possibilmente low cost. Questo 'il mantra' ripetuto in ogni rapporto con la stampa da parte dei dirigenti del Milan.
Milan: un acquisto per reparto
La rosa del Milan a inizio campionato destava preoccupazioni, essendo considerata numericamente corta. La necessità di far ruotare i giocatori si è trasformata in virtù per Pioli, ma ora che il Milan è in lotta per lo scudetto, la dirigenza ha deciso di iscriversi ufficialmente al ballo.
Il primo innesto è arrivato a centrocampo: Soualiho Meïté. Il giocatore in prestito dal Torino è utilissimo nelle rotazioni a centrocampo, dove il Milan ha avuto continue assenze tanto da dover spostare Calabria nella mediana.
Il secondo rinforzo è un giocatore d'esperienza: Mario Mandzukic. Un campione, ma d'età avanzata che si accasa al Milan a parametro zero e con un contratto fino a fine stagione con opzione di rinnovo in caso di qualifica alla futura Champions League.
Il croato ha deciso di rimettersi in gioco e di far vedere ancora il suo valore. Ha voluto abbracciare la causa rossonera sfidando anche la sorte e prendendo la maglia 'maledetta': la numero 9.
Il terzo tassello proviene dalla Premier League ed è un difensore centrale di buone speranze: Fikayo Tomori che ha raggiunto i rossoneri in prestito con diritto di riscatto fissato intorno ai 30 milioni.
Il difensore di proprietà del Chelsea è stato fortemente voluto da Maldini, che ha identificato nel anglo-canadese il difensore ideale per il futuro del Milan. Nei prossimi mesi dovrà convincere la dirigenza rossonera ad investire nel suo riscatto.
Sul filo della sirena il Milan ha chiuso anche per il terzino del 2003 Milos Kerkez. Il giovane serbo-ungherese prenderà posto nella squadra primavera, ma si dice già pronto anche per la prima squadra come vice Theo Hernandez
Milan: le uscite del mercato invernale
Il Milan ha lavorato anche in uscita privandosi di quelli che erano considerati i 'pesi' della rosa. Il primo a lasciare i rossoneri è stato Leo Duarte accasatosi in prestito secco al Istanbul Başakşehir.
Andrea Conti ha raggiunto il Parma dove ha già conquistato la maglia da titolare. Musacchio infine ha trovato l'accordo con la Lazio e anche lui è già stato impiegato. Il giovane Colombo invece è approdato in prestito secco alla corte di Ariedo Braida alla Cremonese.
Resta qualche rischio per il Milan
Il Milan ha aggiunto innesti importanti, ma numericamente la rosa, soprattutto tra i difensori centrali è ancora un po' carente. Considerando gli acciacchi di Kjær e l'infortunio di Gabbia, restano solamente Romagnoli e il neo acquisto Tomori disponibili, un rischio elevato per una squadra che lotta per lo scudetto.
Il rischio più elevato per i rossoneri però potrebbe essere per il futuro. Da oggi infatti Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu possono teoricamente accasarsi con altre squadre a parametro zero, in vista della prossima stagione. Un rischio troppo grande per il Milan, pertanto Massara e Maldini vorranno al più presto correre ai ripari e mettersi al lavoro per il rinnovo dei due giocatori.