La trattativa Suning-Bc Partners per la cessione delle quote di maggioranza dell'Inter va avanti a fari spenti. Lo conferma Calcio e Finanza, lo avevamo detto anche noi pochi giorni fa. Nonostante le voci di rottura delle scorse settimane, l'asse non si è mai totalmente raffreddato. Ora, però, è stata fissata una scadenza, una deadline per prendere una decisione. Entro fine febbraio si saprà infatti se la trattativa sarà destinata a proseguire, con buone possibilità di chiusura positiva in quel caso, o se si interromperà in maniera definitiva.
Questo secondo scenario apre le porte anche a diverse altre possibilità, come quelle dell'ingresso di altri fondi esteri molto interessati all'acquisizione delle quote di maggioranza o i tentativi della famiglia Zhang di trovare un prestito per rimanere nell'Inter con la maggioranza delle quote (attualmente il gruppo Suning ne possiede il 68,55%).
La deadline Suning-Bc Partners
Entro la fine di febbraio si saprà come si potrà sviluppare o se si interromperà la trattativa Suning-Bc Partners, posto che resta salda la scadenza del 31 marzo, data entro la quale la proprietà cinese dei nerazzurri che deve adempiere ad alcune delle incombenze, come gli interessi sul bond; incombenze su cui Suning ha già ribadito il proprio impegno. Resta da capire quale sia il fattore determinante per l'entrata nel vivo o la definitiva interruzione dei contatti con il fondo che ha sede a Londra.
Il problema sostanziale, fin dall'inizio delle discussioni, è la distanza tra domanda cinese e offerta inglese. L'offerta iniziale che è stata fatta pervenire agli Zhang nelle scorse settimane non li aveva soddisfatti, considerato quanto abbiano investito nell'Inter in questi anni.
Il gruppo Bc ha comunque deciso di proseguire nelle trattative, fissando però questa scadenza di fine mese. In questo lasso di tempo si spera, in conclusione, di giungere a una mediazione che soddisfi le due parti, un'intesa di massima che tenga viva la questione. Se così non fosse, Bc Partners si chiamerà fuori.
Cosa accadrebbe se Suning-Bc Partners fallisse? Altri fondi pronti a farsi avanti
A questo punto è inevitabile pensare a cosa potrebbe accadere nel caso la trattativa Suning-Bc Partners tramontasse in maniera permanente. Come è già noto, altri fondi di investimento sarebbero pronti ad intavolare discussioni con gli Zhang. Finora tutti hanno aspettato per evitare che si creasse un'asta di mercato al rialzo, ma gli interessati non mancano.
Primi fra tutti, gli svedesi di Eqt e gli americani di Ares, che sembrano le due alternative più concrete a Bc Partners in questo momento. Non è mai realmente sbocciato, invece, aldilà delle voci fuoriuscite nelle scorse settimane, l'interesse di un altro fondo americano, quello di Bain Capital.
Gli Zhang e il desiderio di restare, alternativa a Suning-Bc Partners
In tutto questo, non è mai svanita la forte tentazione degli Zhang di restare al timone dell'Inter, in cui tanto hanno investito e per la quale provano tanta passione. Una seconda alternativa in caso di fallimento della trattativa Suning-Bc Partners è, non per nulla, sempre quella di un prestito, di un finanziamento, che garantirebbe alla proprietà nerazzurra di coprire le spese di questa stagione, in attesa di una maggiore libertà concessa dal governo cinese.
In quest'ottica non è da escludersi l'opportunità di cedere alcune quote di minoranza, considerando anche che il gruppo Suning ha la possibilità di vendere le quote di LionRock, il principale azionista di minoranza dell'Inter, che detiene un importante 31,05%.