La trasferta di domenica 14 marzo ore 18 a Cagliari, offre un banco di prova importante alla Juventus per ripartire dopo l’uscita dalla Champions League.
I sardi, infatti, sono intenzionati a proseguire la propria striscia positiva per continuare la rincorsa alla salvezza, e sembrano rigenerati dalla cura Semplici, con cui hanno raccolto sette punti in tre partite. La Juventus, dal canto suo, vuole un pronto riscatto in campionato, sia per riavvicinare le primissime posizioni della classifica, sia per infondere nuova fiducia a tutto l’ambiente.
Le difficoltà dei bianconeri
Già, perché la sorprendente eliminazione agli ottavi di Champions contro il Porto, sembra aver scoperchiato tutti i problemi che di tanto in tanto erano emersi fino a questo punto della stagione: l’inesperienza di Pirlo in panchina, l’incapacità della squadra di gestire i momenti più delicati delle gare, e le scarse motivazioni di Cristiano Ronaldo.
Ecco dunque che l’appuntamento con il Cagliari offre un’occasione importante per invertire questa rotta e aprire nuove prospettive per i bianconeri. Se sapranno ricompattarsi subito e canalizzare positivamente la rabbia per la prematura eliminazione in Champions, i campioni d’Italia potranno sfruttare i prossimi non proibitivi impegni prima della sosta (dopo il Cagliari affronterà il Benevento, mentre il recupero con il Napoli è slittato al 7 aprile), per rimanere a contatto con le rivali milanesi.
Una rimonta in campionato, del resto, non sembra del tutto impossibile e, senza dubbio, un rilancio nei prossimi imminenti impegni di campionato darebbe nuova linfa ai giocatori e maggiore credibilità al progetto juventino di Andrea Pirlo, che, secondo le intenzioni della società, dovrebbe mantenere la guida tecnica anche nelle prossime stagioni.
Occorre dunque una pronta reazione della squadra nelle prossime settimane, per consentire poi alla società di lavorare con più serenità ad un graduale ma deciso ricambio generazionale che sembra a ogni modo necessario.
I dilemmi sul futuro
Lo snodo infatti non riguarda solo la permanenza o meno di CR7 (anche se per motivi di bilancio sarà ovviamente la decisione principale), ma anche la solidità degli altri reparti, che sembrano funzionare solo a correnti alternate.
In difesa, ad esempio, De Ligt e Demiral hanno le potenzialità per raccogliere il testimone di Bonucci e Chiellini, ma in questa stagione non sempre lo hanno dimostrato, anche per via dei molti infortuni. A centrocampo, invece, se elementi giovani e poco affermati come McKennie sono andati oltre le aspettative, altri teoricamente di maggiore affidamento, come Ramsey e Rabiot, non sono stati finora in grado di esprimersi come ci si attendeva.
Insomma, sono molti i dubbi e le incognite della nuova Juventus targata Pirlo. Domani contro il Cagliari potrebbero arrivare le prime risposte.