Il Milan vince l'ultima gara della stagione, nella difficile trasferta di Bergamo valida per la 38^ giornata di Serie A del 23 maggio, battendo l'Atalanta 2-0.

Gli uomini di Pioli conquistano tre punti fondamentali nel segno dell'ex Franck Kessie, il centrocampista ivoriano, realizzando due calci di rigore, ha preso per mano i suoi compagni fino a trascinarli a un successo pesantissimo. In un colpo solo i rossoneri hanno ottenuto la qualificazione alla prossima Champions League, che a Milanello mancava da 7 anni, e il secondo posto in classifica.

Il Diavolo ha confermato la maturità dimostrata nel finale di stagione, tenendo botta alla Dea, che per tutto l'incontro si è spinta in avanti, senza però riuscire a incidere.

Il primo tempo

Il primo tempo ha visto una supremazia territoriale atalantina sterile con il Milan pronto a ripartire in contropiede, cercando di sfruttare al meglio la rapidità di Leao, seguito a uomo da Romero. La coppia Kjaer-Tomori, ha concesso poco e niente a Zapata e soci, che non sono stati in grado di creare pericoli alla porta di Donnarumma. Kessie ha rappresentato il punto di riferimento milanista in grado di gestire al meglio ogni pallone della sua squadra, la quale appena inizia a palleggiare diventa imprendibile.

Questo è emerso proprio nell'azione del vantaggio rossonero al 43': una doppia triangolazione di Theo Hernandez, prima con Calhanoglu e poi con Saelemaekers, porta il laterale spagnolo a presentarsi in area sulla fascia sinistra, ma prima che l'ex Real Madrid possa impattare la sfera Romero e Maehle intervengono in modo veemente.

Il tackle scomposto induce Mariani a concedere il calcio di rigore per gli ospiti. Sul dischetto si presenta Kessie, che di destro incrocia alla destra dell'estremo difensore avversario: è 1-0 Milan.

La squadra di Gasperini cerca di riorganizzarsi ma non c'è tempo, la prima frazione di gioco termina con il risultato di 0-1.

Il secondo tempo

Nel secondo tempo l'Atalanta dà segnali di risveglio, Gasperini mischia le carte con l'ingresso di Muriel: l'attaccante colombiano viene inserito al posto di uno spento Pessina per affiancare Zapata, troppo isolato nel primo tempo. Il cambio sembra funzionare, i padroni di casa iniziano a dialogare meglio e a creare qualche pericolo, arrivando più facilmente al limite dell'area di rigore avversaria senza però riuscire a pungere. Il Milan cerca di approfittare e al minuto 68 ha una grossa occasione per raddoppiare, quando Meite serve un assist al bacio per Lao che si inserisce alle spalle del difensore e, con Gollini in uscita, ci prova con il "colpo sotto" che si infrange sul palo.

I padroni di casa si spingono all'attacco: Gasperini richiama Maehle e Freuler per Pasalic e Miranchuck, Pioli risponde con Mandzukic e Dalot al posto di Leao e Saelemaekers, per avere più fisicità in mezzo al campo. Sugli sviluppi di una ripartenza, con la dea a trazione anteriore, il diavolo trova il raddoppio al 93': Dalot pesca Calhanoglu che riceve in area e spara un destro verso la porta che finisce sul braccio di Gosens. Si accende un parapiglia tra i giocatori, che porta all'espulsione di De Roon, e anche questa volta Mariani indica il dischetto. Batte sempre Kessie che questa volta spiazza Gollini e sigla il gol Champions: è il 2-0 milanista

Dopo due minuti dal raddoppio, finisce la gara.

Tripudio rossonero, la squadra di Pioli corona un sogno atteso da tempo e risponde alle critiche piovute dopo l'1-1 interno con il Cagliari, vincendo 2-0 su un campo difficilissimo. L'Atalanta, già qualificata in Europa, scivola al terzo posto insieme alla Juventus con 78 punti.