Un attaccante, due terzini, un vice Kessié e almeno un esterno offensivo. La rosa del Milan ha bisogno di diversi innesti per provare a essere competitiva su tutti i fronti. Nel mirino di Paolo Maldini sarebbe entrato il mancino Gabriel Gudmundsson, attualmente al Groningen. Il profilo è quello che ormai sta diventando un classico per i rossoneri, un giocatore giovane, da poter acquistare a prezzo contenuto, e che possa crescere alle spalle di un titolare.

Il titolare in questione sarebbe Theo Hernandez, terzino che Stefano Pioli ha plasmato facendolo diventare uno dei migliori interpreti del ruolo, in Italia e non solo.

Il problema è che già dalla scorsa stagione non c’è nessun giocatore con caratteristiche simili a Milanello per fargli tirare il fiato e questo, con Champions League, campionato e Coppa Italia alle porte, non potrà più essere possibile.

Gudmundsson l'acquisto giusto per il Milan

Il nome di Gudmundsson, accostato al Milan da diverse settimane, sembrava aver perso quota per l’avvicinamento dei rossoneri a Junior Firpo del Barcellona. Il mercato però è strano e così in poche ore il Leeds ha contattato i blaugrana chiudendo per il brasiliano che quindi non sbarcherà a Milano. Così la pista che porta al ventiduenne svedese, che attualmente gioca nel Groningen in Olanda, potrebbe tornare di moda nei prossimi giorni.

Le condizioni per acquistarlo sarebbero favorevoli, il club dell’Eredivisie vorrebbe chiedere 10 milioni di euro ma non può tirare troppo la corda perché il contratto del proprio giocatore scade nel 2022. Insomma, come spesso accade in questa sessione di Calciomercato, il rischio è quello di perderlo a zero la prossima estate.

La strada potrebbe quindi essere agevole, ma attenzione alla concorrenza perché il Napoli si sarebbe già fatto avanti e negli ultimi anni il profilo dello svedese sarebbe stato nel mirino anche di Juventus, Lipsia e Manchester City.

Caratteristiche tecniche di Gabriel Gudmundsson

Ma chi è Gabriel Gudmundsson? E perché potrebbe fare comodo al Milan?

Le sue caratteristiche tecniche lo agevolerebbero e non poco nel ruolo di Theo Hernandez perché, proprio come il francese, ha spiccate doti offensive. Non un caso visto che da giovane non giocava da terzino, ma da ala offensiva o centrocampista sinistro, entrambi ruoli in cui può ancora disimpegnarsi e in cui potrebbe tornare utile visto il 4-2-3-1 rossonero. Insomma il mancino è duttile, può contare su una buona esplosività, ha dribbling e sa anche giocare con i compagni visto che partendo dalla linea difensiva nell’ultima stagione in Eredivise ha messo a referto cinque assist in 23 presenze.

L’unico neo della sua giovane carriera al momento sono gli infortuni. Il terzino è infatti titolare del Groningen ma ha giocato solo 23 gare in campionato perché tra agosto e marzo è rimasto fermo circa 100 giorni a causa di due infortuni alla caviglia e di un problema muscolare.

Nella stagione precedente saltò addirittura tre mesi di fila, quando ancora militava in Svezia sempre per un infortunio muscolare alla coscia. Forse il fatto di non dover giocare sempre al Milan potrebbe aiutare Gudmundsson anche a mettersi alle spalle i problemi fisici.