La Juventus nelle ultime settimane sta affrontando diversi problemi non solo dal punto di vista sportivo, con diversi risultati sotto alle aspettative, ma anche sul piano societario. La Procura di Torino sta infatti indagando sulle presunte plusvalenze fittizie realizzate dal club nelle ultime stagioni. A parlare di Juventus è stato di recente anche il presentatore televisivo e tifoso dell'Inter Paolo Bonolis, che - nella trasmissione radiofonica "Il Diabolico e il Divino" su New Sound Level 90FM - non ha risparmiato critiche alla società bianconera.

Secondo lui la Juventus negli ultimi 20-30 anni sarebbe finita sempre al centro di vicende e inchieste, sottolineando come queste sue parole non siano supposizioni ma dati di fatto. Il riferimento di Bonolis va a Calciopoli, al doping, alla Superlega e infine al caso plusvalenze. Il conduttore romano poi sottolineato che la società grazie al suo potere e alla sua importanza penserebbe di vivere con regole diverse da altri.

Paolo Bonolis attacca la Juventus sulle inchieste in cui è stata coinvolta

"Per quanto riguarda la società Juventus, oggettivamente negli ultimi 20-30 anni, è sempre finita in mezzo polemiche e a inchieste, questo è un dato di fatto", sono queste le dichiarazioni di Paolo Bonolis in riferimento alle vicende e alle inchieste che hanno riguardato la Juventus negli ultimi decenni.

Secondo il presentatore tv la società bianconera si sentirebbe al di sopra delle altre per il suo potere e la sua importanza. Ha poi aggiunto: "È vero che qualcosa di spiacevole è capitato a ogni società, ma loro finiscono sempre invischiati in queste brutte storie".

Parole pesanti quelle del presentatore dopo il caso plusvalenze che sta riguardando la società bianconera.

Una vicenda che, secondo Bonolis, si aggiungerebbe a quelle degli ultimi anni con protagonista la Juventus, a partire da Calciopoli e passando per il doping e la Superlega.

Il caso plusvalenze

La Juventus è una delle società italiane indagate per il caso plusvalenze. La Procura di Torino, nelle ultime ore, sta valutando anche la presenza di una presunta carta privata che attestava il passaggio di Cristiano Ronaldo dalla Juventus al Manchester United.

In particolare sarebbe stata un'intercettazione telefonica con protagonista il dirigente Cherubini a portare le indagini anche sulla cessione del portoghese alla società inglese.