La Juventus è attesa da mesi importanti in cui cercherà di chiudere la stagione nel migliore dei modi, con l'obiettivo minimo del quarto posto in campionato e possibilmente con la vittoria della Coppa Italia.
Si cercherà di alleggerire il monte ingaggi investendo su giovani di qualità. Possibile novità anche in dirigenza, si parla del possibile ingaggio di Giovanni Sartori, che si andrebbe ad aggiungere all'amministratore delegato Maurizio Arrivabene e al direttore sportivo Federico Cherubini. Nelle ultime ore è arrivata un'altra indiscrezione di mercato in riferimento ad un addio dalla presidenza di Andrea Agnelli, subito smentita dalla Exor.
A rivelarla il giornalista sportivo Paolo Madron, che ha sottolineato come sarebbe John Elkann a volere la sostituzione dell'attuale massimo dirigente della Juventus. Sarebbe sostituito dal fratello del presidente della Exor, Lapo Elkann ma questa ipotesi è stata presto smentita.
La Exor smentisce l'indiscrezione di Madron in merito a sostituzione di Agnelli con Lapo Elkann
La Exor ha smentito la possibilità di una sostituzione di Agnelli con Lapo Elkann. Tale indiscrezione era stata lanciata dal direttore di Lettera 43, che aveva dichiarato: 'Dopo aver cercato invano di venderla John Elkann ha deciso che il prossimo presidente della Juve sarà suo fratello Lapo'. Secondo il giornalista infatti il presidente della Exor avrebbe provato dapprima a vendere la società bianconera.
Non riuscendoci avrebbe deciso di nominare Arrivabene come amministratore delegato, uomo di fiducia di Elkann, che avrebbe dovuto agevolare la sostituzione di Agnelli con Lapo Elkann. Dichiarazioni che però sono state smentite dalla holding controllante la Juventus.
Nel 2023 è il centenario di presidenza alla Juventus della famiglia Agnelli
Sembra difficile pensare ad un addio di Andrea Agnelli, soprattutto in considerazione del fatto che il progetto Superlega sostenuto da Juve, Barcellona e Real Madrid prosegue. Inoltre la società bianconera nel 2023 festeggerà i 100 anni di presidenza della Famiglia Agnelli nella Juve.
Di certo molto potrebbe dipendere dall'inchiesta Prisma. La Juventus è indagata dalla Procura di Torino per i mancati pagamenti di cinque mensilità a giocatori e tecnico nel 2020 per l'emergenza coronavirus. Si indaga sulla possibilità che la società bianconera abbia pagato tali mensilità successivamente senza però registrarle nel bilancio societario. Secondo gli addetti ai lavori la Juventus rischierebbe non solo un'ammenda ma anche una penalizzazione di punti in campionato.