La Juventus continua a rimanere al centro delle cronache per le vicende giudiziarie e in queste settimane è in attesa dell'esito del ricorso presentato al Collegio di Garanzia del Coni (in data 28 febbraio) contro la penalizzazione di 15 punti in classifica ricevuta da parte della Corte d'Appello Federale a gennaio per il caso delle "plusvalenze fittizie".

Intanto è arrivata nei giorni scorsi la notizia che gli avvocati dell'ex direttore sportivo Fabio Paratici e dell'attuale (inibito) Federico Cherubini hanno vinto il ricorso al Tar del Lazio contro la decisione della Procura Federale di non mettere a disposizione della difesa bianconera un carteggio risalente al 21 aprile 2021 e che riguarda delle interpretazioni sul caso plusvalenze che la Procura Federale ha inviato alla Covisoc.

Un documento che potrebbe essere molto utile agli avvocati del club torinese.

A parlare dell'argomento in un'intervista a Radio Bianconera è stato recentemente anche il giornalista Gianluca Oddenino.

Il giornalista Oddenino parla del ricorso al Tar del Lazio vinto dagli avvocati di Cherubini e Paratici

'Il ricorso al Tar del Lazio è una delle carte che si è giocata la Juve per cercare di arrivare alla cancellazione della sentenza. La decisione del Tra è importante, bacchetta la giustizia sportiva ammonendo che il diritto della difesa è sacrosanto', sono queste le dichiarazioni del giornalista de La Stampa Gianluca Oddenino a una trasmissione di Radio Bianconera.

In merito all'importanza di tale documento il giornalista ha poi voluto utilizzare una metafora di calcio giocato: 'In una partita in cui la Juventus era in difficoltà e ha subito dei gol, questo è un gol che riapre la partita e fa sperare di ottenere giustizia'.

Juventus, si allungano i tempi per le decisioni sulla 'manovra stipendi'

Nel frattempo la Juventus continua a rimanere al centro delle cronache extra-sportive anche per un'altra vicenda giudiziaria, dal momento che prosegue il lavoro della Procura Federale sulla "manovra stipendi".

A tal proposito nei giorni scorsi il procuratore federale Giuseppe Chiné ha chiesto ulteriori 20 giorni di proroga per l'indagine, dopo una prima di 40 giorni già richiesta a gennaio, perché la Procura di Torino gli avrebbe messo a disposizione dei nuovi documenti utili all'indagine. La prima udienza del processo sull'inchiesta Prisma è prevista il 27 marzo.