La difesa legale della Juventus ha depositato il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI negli scorsi giorni. Uno dei punti fondamentali del documento sarebbe il fatto che "l'accusa di alterazione espressa del risultato sportivo sarebbe ritenuta dal club infondata ed estranea rispetto ai capi d'imputazione".

Il ricorso presentato dalla Juventus sulla penalizzazione

La Juventus ha presentato il ricorso per cercare di far annullare la sentenza che ha visto il club bianconero subire una penalizzazione di 15 punti in campionato. Secondo le agenzie le pagine del ricorso sarebbero 99 e la base d'azione del club sarebbe rappresentata dal fatto che sia stata effettuata una condanna su una "infrazione mai contestata".

Secondo il club bianconero la condanna sarebbe infondata perchè "le plusvalenze eventualmente effettuate da operazione incrociate porterebbero un beneficio esclusivamente finanziario e non producono liquidità".

Gli elementi probatori, secondo la Juventus, non avrebbero avuto i connotati di plusvalenze fittizie. Inoltre secondo il club bianconero "la Corte d'Appello avrebbe espresso il giudizio inserendo di fatto un nuovo illecito a carico dei deferiti, violando uno dei principi che vorrebbe il giusto processo ed il diritto di difesa".

La Juventus vorrebbe ottenere la revoca della penalizzazione

Nel ricorso presentato dalla Juventus si sostiene dunque che la corte avrebbe formulato nuove accuse senza dare la possibilità di difesa ai deferiti e che nel giudizio si sia tenuto conto della violazione della lealtà sportiva, quando invece in sede di valutazione ci sarebbe stata l'eventuale violazione dell'articolo 6.

La base del ricorso rimarrebbe la parte riguardante il fatto che le plusvalenze non avrebbero influito comunque sul risultato sportivo. Nel ricorso la difesa sottolinea poi che le operazioni che sarebbero state contestate avrebbero inciso concretamente solamente sul 3,6% dei ricavi complessivi della Juventus all'interno del triennio 2018-2021.

Inoltre, secondo i legali della società bianconera, la Corte avrebbe "deliberato basandosi su di un nuovo e quindi autonomo thema decidendum senza contraddittorio, il tutto all'interno di una sede straordinaria nel processo".

Il ricorso si conclude con la sottolineatura che "qualora la difesa avesse preso conoscenza delle accuse avrebbe probabilmente espresso l'opinione che le date operazioni di plusvalenza non avrebbero in alcun modo comportato benefici a livello di liquidità economica".

Anche il fatto che le altre squadre coinvolte nelle plusvalenze siano state tutte prosciolte sarebbe, secondo la Juventus, "contraddittorio e immotivato".