La Procura di Torino ha deciso di aprire un nuovo ulteriore fascicolo per la verifica del bilancio della società sportiva Juventus per l'anno 2022, situazione avvenuta dopo le indagini riportate alla Procura dalla Guardia di Finanza.

La nuova indagine della Procura di Torino

La stessa Procura dell'indagine Prisma ha optato per l'apertura di un nuovo fascicolo di inchiesta sul club bianconero; stavolta sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti è finito il bilancio annuale della stagione 2022.

La Procura di Torino ha acquisito nelle scorse settimane alcuni documenti dal revisore Deloitte ed ha così deciso di aprire un procedimento di tipo penale (protocollato numero 7719 del 2022) con "modello 45", che sta a significare che l'indagine è tuttora senza indagati e senza alcuna ipotesi di reato.

Lo scorso 22 dicembre i militari addetti della Polizia Tributaria hanno ottenuto un altro memorandum, datato 3 settembre 2020, a firma di Fabio Paratici, ex direttore sportivo del club bianconero, e controfirmato dal Presidente dell'Atalanta Luca Percassi.

Questo nuovo filone starebbe ponendo l'attenzione su alcune passività non riportate all'interno del bilancio della Juventus

Ecco quanto riportato dal Corriere di Torino: "In riferimento agli accordi che non sono stati depositati con Atalanta e Sassuolo, riteniamo che la società Juventus avrebbe omesso di riportare nel bilancio alcune passività, quantificate in 8 milioni di euro per il debito con il club bergamasco (da inserire nel bilancio 2022) e 8 milioni per il debito con il Sassuolo da inserire nel bilancio 2021, in riferimento alla prelazione sul diritto del giocatore Traorè".

L'inchiesta fa riferimento anche a uno scambio di mail

Secondo quanto riportato dal Corriere di Torino ci sarebbe anche uno scambio di email tra Stefano Cerrato, ex CFO della Juventus e il club bergamasco, all'interno delle quali si sottolineerebbe il credito di tre milioni verso il club bianconero.

Questi eventuali debiti non sarebbero poi rilevati all'interno dei bilanci, per un totale di circa 6/7 milioni di euro, e questa situazione è stata confermata anche dall'interrogatorio di Federico Cherubini davanti ai Pubblici Ministeri.

Sostanzialmente ciò che viene contestato è l'esistenza di alcuni accordi privati con altri club che non sarebbero stati poi depositati dal club bianconero: le società sportive coinvolte sono sette: Udinese, Bologna, Atalanta, Sampdoria, Sassuolo, Cagliari e Sion.

Secondo gli atti dell'inchiesta questi accordi dovrebbero portare alla rettifica di alcune plusvalenze del bilancio, per circa "32,8 milioni di euro sul totale di 127".