Massimo Moratti, ex presidente dell'Inter, ha condiviso le sue opinioni su diversi argomenti riguardanti il calcio italiano in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Dalla vicenda Calciopoli alla situazione dello scudetto nel campionato italiano, fino alla decisione di Roberto Mancini di accettare l'offerta di diventare commissario tecnico dell'Arabia Saudita, Moratti ha espresso i suoi pensieri con franchezza.

L'ex dirigente dell'Inter Moratti ha parlato di Calciopoli

"Ricorso respinto su Calciopoli? Non mi aspettavo che fosse ancora in ballo questa vicenda.

È giusto e normale che sia finita così". Queste le dichiarazioni di Massimo Moratti al Fatto Quotidiano sulla decisione del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della Juventus contro Figc, Inter e Coni (tutti costituiti in giudizio) per l'assegnazione dello scudetto 2006 all'Inter dopo la revoca del titolo alla società bianconera.

Moratti ha poi fornito una valutazione dello stato attuale della Serie A e della lotta per lo scudetto. Ha notato che c'è un certo equilibrio tra le squadre, ma ha evidenziato che il Napoli rimane la squadra più forte. Tuttavia, ha ammesso di essere stato sorpreso dalla "falsa partenza" delle squadre romane facendo riferimento a Roma e Lazio. Come è noto la squadra di Mourinho ha pareggiato il primo match contro la Salernitana perdendo quello della seconda giornata con il Verona.

La squadra di Sarri ha invece perso la prima contro il Lecce e la seconda contro il Genoa. Questo equilibrio competitivo fa sì che la lotta per il titolo sia interessante e imprevedibile.

Massimo Moratti su decisione di Mancini di accettare l'offerta dell'Arabia Saudita

L'ex presidente dell'Inter Moratti ha affrontato anche la decisione di Roberto Mancini di accettare l'offerta per diventare commissario tecnico dell'Arabia Saudita dopo aver lasciato la guida della nazionale italiana.

Ha sottolineato che quando un professionista riceve un'offerta così allettante, è naturale accettarla e che Mancini potrebbe aver considerato che il suo futuro con la nazionale fosse incerto e che l'opportunità finanziaria potesse pesare nella sua decisione. Moratti ha inoltre descritto Mancini come un individuo istintivo, che può talvolta sorprendere con le sue decisioni: "Con me fece una cosa simile dopo l’eliminazione in Champions con il Liverpool, nel 2008: si dimise.

Mi colse di sorpresa perché non avevo mai pensato di mandarlo via. Mancini è pieno di talento e quindi imprevedibile".

A proposito di ex allenatori avuti all'Inter non poteva mancare un riferimento a Mourinho, che da tre stagioni è alla guida tecnica della Roma. Sul tecnico portoghese ha dichiarato: "L'uomo Mourinho rimane quello di sempre, sa conquistarsi l'ambiente ma è estremamente serio dal punto di vista professionale".