Nicolò Fagioli nei prossimi giorni dovrebbe essere nuovamente sentito dalla procura della Figc. Dopodiché il giocatore della Juventus e il procuratore FIGC Chiné dovrebbero raggiungere un accordo per un patteggiamento in merito alla questione scommesse illegali, deflagrata nelle ultime settimane e in riferimento alla quale il numero 21 bianconero si è prontamente autodenunciato ad agosto scorso.

In considerazione del fatto che il giocatore si è dimostrato collaborativo la sanzione sportiva potrebbe essere più leggera del previsto: il patteggiamento ottenuto prima del deferimento reca infatti uno sconto automatico del 50% sulla pena e questo, unito alle informazioni fornite in sede di interrogatorio, potrebbe condurre ad una squalifica tra gli 8 e i 10 mesi.

Fagioli in terapia

Quello di Nicolò Fagioli con le scommesse è un problema serio e per questo motivo il fantasista di Allegri ha deciso di andare in terapia. Il calciatore della Juventus sarebbe in cura già da alcuni mesi con il professor Paolo Jarre e avrebbe anche accettato di farsi monitorare il proprio conto corrente da un tutor per analizzare eventuali movimenti irregolari e tenerne sotto controllo le finanze.

Fagioli dunque ha reagito al meglio di fronte alle avversità e ha ammesso tutti i suoi errori ma adesso la Juventus dovrà fare a meno di lui per diversi mesi. Quasi sicuramente per tutto l'anno in corso, motivo per cui il direttore sportivo Cristiano Guntoli interverrà certamente sul mercato di gennaio, complice anche la probabile defezione di Paul Pogba, risultato positivo al Dhea, un estrogeno che produce gli stessi metaboliti del testosterone vietato dalla normativa antidoping circa 10 anni fa.

Il parere di Ancelotti e quello di Spalletti

Lo scoppio del caso scommesse illegali ha messo in evidenza un tema che spesso viene poco considerato, quello della ludopatia. Ne ha parlato anche Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid ed esimio rappresentante del calcio italiano nel mondo, intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport: “A livello scientifico la ludopatia è una malattia.

È stata una grande leggerezza di questi ragazzi, che sono entrati in questo sistema e devono essere curati”. Nelle ultime ore anche l'allenatore della Nazionale italiana Luciano Spalletti ha parlato della vicenda: "È giusto aiutare i ragazzi per quelli che sono gli eventi successi. La giustizia deve fare il suo percorso. Se sono state commesse delle cose irregolari è giusto pagare, funziona così.

Penso che le parole di Gravina abbiano fatto chiarezza su tutto, siamo d'accordo con il nostro presidente e il ministro Abodi, su quello che è il rischio di cadere in queste tentazioni. Noi dobbiamo cercare di parlare ai giovani di queste insidie".