Nelle score ore l'ex dirigente della Juventus Luciano Moggi ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss svelando come Antonio Conte starebbe aspettando la chiamata del club bianconero per tornare sulla panchina della "Vecchia Signora". Lo stesso Conte, intervistato ai microfoni della trasmissione di Rai 2 Belve, ha parlato della compagine piemontese e del suo addio dalla Juve.

Juventus, Moggi: 'Conte aspetterà fino al termine della stagione una chiamata dal club bianconero'

"Conte aspetta una chiamata della Juventus a fine anno, è un pensiero mio, ma è difficile che vada fuori dal seminato" queste sono le parole con cui ha esordito Luciano Moggi nell'intervista rilasciata nelle scorse ore ai microfoni di Radio Kiss Kiss.

L'ex dirigente della Juventus, parlando poi delle motivazioni per le quali lo stesso Conte avrebbe recentemente rifiutato il Napoli, ha poi detto: "È impossibile per Conte andare al Napoli fino a quando ci sarà De Laurentiis. Tenendo conto dei due caratteri credo che non sia un affare possibile. Conte è affascinato dal clima, dallo stadio, dal pubblico di Napoli, ma per il resto non è così convinto". Moggi ha poi concluso il suo intervento sottolineando come per il Napoli sarebbe più giusto un allenatore dal carattere meno complicato da gestire rispetto a quello di Conte e che si sappia interfacciare con le figure del presidente e del direttore sportivo dei partenopei.

Juventus, Conte: 'Essere nella squadra bianconera non da tutti, ed aver lasciato quei colori è stata la scelta più sofferta'

Lo stesso Antonio Conte, ospite della trasmissione di Rai 2 Belve, ha parlato del suo rapporto con la Juventus, affermando quanto segue: "La Juventus è sempre stata vista come la squadra da battere e da odiare.

Giocare per la Juve non è da tutti, hai tutta Italia contro. Addio alla Juve? Devo sentire stimoli, deve avere stimoli. L'addio più sofferto è stato quello alla Juventus, dopo 3 anni. Per le piccole cose vedi grandi problemi". Conte, parlando poi del famigerato dito medio diretto ad Andrea Agnelli nel finale della sua avventura alla Juventus ha rivelato: "Mi si era mancato di rispetto e non mi sono pentito.

Poi ci siamo chiariti".

Conte parlando delle piazze di Roma e Napoli, ha poi svelato di avere il desiderio di guidare un giorno la squadra giallorossa e quella partenopea. Il tecnico leccese però, ha voluto rimarcare come sia determinante per lui accettare un progetto serio nel quale poter collaborare con una società vogliosa di vittorie. Conte ha poi concluso la sua intervista rivelando di avere un sogno celato ed evidenziando come in un matrimonio le parti ad essere consenzienti devono essere due. Un messaggio, che seppur criptico potrebbe avere un destinatario ben preciso.