"Con lui sto vivendo un momento no. Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa. L'allenatore e il direttore sportivo sono al tuo servizio. Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva": questo l'incipit delle dichiarazioni rilasciate da Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, nell'ambito di un tavolo organizzato da Inpiù all'Università Luiss di Roma.

Il lui di chi parla il patron azzurro è ovviamente Rudi Garcia, neo allenatore del club finito al centro delle polemiche per via di un inizio di stagione non all'altezza delle aspettative.

Il nuovo allenatore, Garcia non era la prima scelta

"Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica - ha proseguito Adl - Sarebbe accaduto a qualunque altro. L’unica responsabilità che ho oltre ad aver scelto l’allenatore è che non ho avuto la possibilità di stargli tutti i giorni vicino a Castel Volturno".

"Ho interrogato Thiago Motta, ma non ha ritenuto il rischio di dover prendere il posto di un allenatore che aveva fatto quello che ha fatto - ha candidamente affermato il presidente del Napoli che ha dunque ammesso come l'allenatore in carica non fosse la prima scelta per sostituire l'uscente Luciano Spalletti - Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia, guardate che risultati sta facendo.

Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni. Ne ho chiamati parecchi".

Nel calcio nulla è certo o matematico, ecco come Aurelio De Laurentiis ha commentato l'attuale situazione del suo club: "È inutile dare la colpa a nuovi interlocutori. Il calcio non è come un palazzo in costruzione, che se è ben costruito sei sicuro che non crolla.

Nel calcio ci sono incidenti, malattie, espulsioni. Non è scritto da nessuna parte che ci siano delle soluzioni matematiche per vincere lo scudetto. Io credo che anche quest'anno fino alla fine ce la giocheremo".

Dopo i primi scricchiolii la situazione è degenerata dopo l'ultima sconfitta, quella patita in casa ai danni della Fiorentina che si è imposta per 1-3.

Prima ancora avevano destato scalpore le sconfitte contro la Lazio sempre in casa e il pareggio a reti inviolate di Bologna oltre a quello molto sofferto contro il Genoa arrivato in rimonta: in tutto questo non può non essere considerata un'altra sconfitta casalinga, quella patita in Champions League contro il Real Madrid che ha lasciato grande delusione. L'anno scorso una big come il Liverpool era stata sonoramente battuta per 4-1, certe imprese sono ancora negli occhi e la speranza di tutti in casa Napoli e di ripeterle.

A quanto pare, il Presidente azzurro valuterà nuovamente la posizione di Garcia alla prossima sosta, tra un mese circa: senza una svolta arriverà quasi certamente l'esonero con il nome di Igor Tudor che sembrerebbe ad oggi in pole come rimpiazzo.