In un recente articolo pubblicato su Tuttosport il giornalista sportivo ha spiegato la decisione della Juventus di non presentare il ricorso al Consiglio di Stato per la sentenza Calciopoli, sottolineando come tale vicenda giudiziaria a sua detta non sia finita qui. Il motivo sarebbero i due ricorsi presentati da Antonio Giraudo e uno da parte di Luciano Moggi.

L'ex amministratore delegato della società bianconera nel periodo pre Calciopoli ha fatto un ricorso al Tar ed un altro alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a quest'ultimo ha fatto appello anche l'ex direttore generale della Juventu.

Il giornalista sportivo Vaciago ha parlato dei ricorsi presentati dagli ex dirigente Juve Giraudo e da Moggi

"Calciopoli non finisce qui. Perché ci sono due ricorsi di Antonio Giraudo e uno di Luciano Moggi che aspettano di essere esaminati". Queste le dichiarazioni di Guido Vaciago in un suo articolo pubblicato su Tuttosport. Il direttore del giornale sportivo piemontese ha lanciato anche una provocazione: 'Se la Corte dei Diritti dell’Uomo riconoscesse validi i ricorsi, cosa succederebbe a quei processi'.

La Juventus ha deciso così di non presentare al Consiglio di Stato il ricorso contro la sentenza Calciopoli, che riguarda il risarcimento di oltre 440 milioni di euro richiesto alla Federcalcio nel 2011 per i danni legati all'assegnazione dello Scudetto 2006 all'Inter.

Questo rappresentava l'ultimo ricorso rimasto disponibile riguardo a Calciopoli, e il suo ritiro ha portato molti a proclamare la "fine di Calciopoli" e a sospettare che la Juventus si fosse arresa. Tuttavia, esistono fatti che suggeriscono una maggiore prudenza nel giudicare questa come l'ultima fase della lunga vicenda.

La Juventus avrebbe valutato il ricorso al Consiglio di Stato 'una perdita di tempo e di denaro'

Nella sua spiegazione, il giornalista sportivo Guido Vaciago ha evidenziato che il 21 agosto il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso presentato dalla Juventus nel 2011 per la revoca dello Scudetto 2006 assegnato all'Inter.

Questo ricorso era nato in seguito alle affermazioni fatte da Stefano Palazzi, l'allora procuratore federale, nella sua relazione su un altro aspetto di Calciopoli, che coinvolgeva l'Inter e l'accusa di illecito sportivo, che potenzialmente avrebbe potuto portare alla retrocessione del club milanese.

La Juventus aveva avviato un lungo percorso legale, iniziando dal Consiglio Federale e passando attraverso varie fasi della giustizia sportiva, ma nessuna di queste aveva giudicato la vicenda, dichiarandosi tutte incompetenti a farlo. Pertanto, il proseguimento del ricorso sulla richiesta di risarcimento per una vicenda non giudicata sarebbe risultato 'una perdita di tempo e denaro'.