Massimiliano Allegri e José Mourinho stanno vivendo una stagione sorprendente alla guida delle loro rispettive squadre, vale a dire Juventus e Roma e nonostante le tante critiche subite da parte di alcuni tifosi e media, il loro pragmatismo sta avvalorando il lavoro svolto da due tecnici dal karma vincente.

Juventus, un testa a testa con l'Inter su cui pochi avrebbero scommesso

La Juventus ad inizio stagione veniva considerata da molti come la quarta concorrente di un campionato che avrebbe vissuto del duello tra Inter e Napoli. Allegri, con la sua esperienza, ha sempre tenuto i fari spenti sulla propria squadra fino a portarla seconda in classifica a sole due distanze dai rivali storici nerazzurri.

Una circostanza che dimostra un lavoro certosino fatto dal tecnico toscano, che nonostante le tante defezioni per infortuni ed una sessione di calciomercato estiva piuttosto povera, ha saputo rivitalizzare per l'ennesima volta un gruppo spingendolo al massimo del loro potenziale. L'esempio lampante di tutto questo è Adrien Rabiot: il centrocampista francese, ad un passo dal lasciare la Juventus nella scorsa estate per provare una nuova avventura in Inghilterra, è voluto restare in bianconero ancora una volta e lo ha fatto per un legame speciale e profondo che condivide con Allegri. L'allenatore toscano dal canto suo, lo ha saputo rilanciare al top della forma, regalandogli una seconda giovinezza e plasmandogli intorno una squadra.

La partita con il Monza è la firma di un quadro che mostra un centrocampista padrone del rettangolo di gioco e determinante come pochi altri in Serie A.

Roma, un quarto posto sul quale pochi avrebbero creduto e che porta la firma di José Mourinho

Anche José Mourinho, alla guida della sua Roma, sta andando oltre ogni più rosea aspettativa: i giallorossi, dopo l'ennesima rimuntada effettuata ai danni del Sassuolo per 1 a 2, hanno chiuso il pomeriggio della quattordicesima domenica di Serie A quarti in classifica appaiati con un Napoli che poi avrebbe perso fragorosamente contro l'Inter.

Un posizionamento che ha del clamoroso se si pensa allo scorso anno e che porta la firma di un condottiero come José Mourinho. Il tecnico portoghese, nonostante una sfilza di infortuni ed un calciomercato composto si dal campione Lukaku, ma anche da altri comprimari che stanno deludendo come Aour o Renato Sanches, è riuscito a tirare fuori da ogni elemento il massimo.

La prestazione di Kristensen contro il Sassuolo è l'esempio lampante di un allenatore che sa attingere da ogni risorsa: il terzino danese, dopo aver perso la titolarità della fascia destra, è stato scelto dallo "Special One" a sorpresa ed ha sostanzialmente ribaltato una gara che sembrava segnata per i giallorossi. Un cambio che ha regalato i 3 punti alla Roma e che conferma come la lungimiranza di Mourinho sia un fattore determinante nella stagione dei capitolini.