Grazie al lavoro della Next Gen, prosegue in casa Juventus il processo di valorizzazione di tanti giovani calciatori che da una parte potrebbero costituire la base tecnica della rosa del futuro e dall'altra costituire importanti possibilità di cessione (con conseguenti rilevanti plusvalenze), con il ricavato che potrebbe essere investito per allestire una squadra più competitiva e pronta ad esibirsi sul palcoscenico internazionale oltre a quello italiano della Serie A.

E' il caso di Fabio Miretti, Nicolò Fagioli e Hans Nicolussi Caviglia e poi ancora di Enzo Barrenechea, Matias Soulé, Kenan Yildiz e Samuel Iling-Junior: sommando le valutazioni che oggi vengono fatte dei cartellini dei calciatori si potrebbe addirittura toccare quota 120 milioni di euro, una cifra impensabile fino a qualche mese fa.

La Juventus potrebbe monetizzare dalla cessione dei giovani

Matias Soulè oggi vale già 30-35 milioni di euro e diversi addetti ai lavori evidenziano da settimane come in Premier League numerose realtà sarebbero già pronte ad offrire una somma simile per strapparlo alla Juventus, Miretti vale 10 milioni, Fagioli tra i 15 e i 20, Nicolussi Caviglia e Barrenechea sui 5 milioni mentre Iling viene valutato circa 20 milioni di euro. In totale fanno 100 milioni di euro, con l'esterno inglese che del roster è quello che oggi appare più vicino alla cessione considerato l'interesse manifestato in Inghilterra da Tottenham e Brighton e in Francia all'Olympique Marsiglia.

Ai calciatori già citati bisogna però aggiungere anche il talento di Kenan Yildiz, su cui si dice ci sia già l'occhio vigile del Liverpool che sarebbe pronto a sborsare 30 milioni di euro per assicurarselo.

Quale strategia per i bianconeri? Cristiano Giuntoli valuterà caso per caso

Che questi giovani ragazzi abbiano delle qualità è sotto gli occhi di tutti, basti guardare al percorso che in prestito al Frosinone stanno compiendo Enzo Barrenechea e Matias Soulè ma è adesso che per la Juventus viene il difficile. Quale sarebbe la strategia più consona?

Investire su questi profili da un punto di vista tecnico e dunque promuoverli in prima squadra per farli giocare accanto ad una serie di profili più esperti oppure cederli per fare cassa e prelevare calciatori più pronti e maturi?

Premesso che il ds Cristiano Giuntoli valuterà caso per caso, tutto o quasi dipenderà dagli obiettivi di medio-lungo termine del club.

Se l'intenzione sarà quella di tornare a diventare subito protagonista in Europa potrebbe avere più senso cedere per investire in calciatori più esperti, se invece si vorrà compiere un percorso graduale valorizzare i talenti della rosa avrebbe certamente più senso.

Quel che è certo è che a Torino sta per partire un nuovo ciclo: quello che non è certo è se sarà sempre Massimiliano Allegri a gestirlo, in estate se ne saprà di più.