Nelle scorse ore il presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato della mancata proroga dek decreto crescita, spiegando come squadre del calibro di Milan, Juventus e Roma rischierebbero di sparire. Anche il giornalista Alessandro Vocalelli sulla Gazzetta dello sport ha evidenziato come questa manovra renderà per forza di cose il calcio italiano meno competitivo.

Lotito: 'L'annullamento della proroga per il decreto crescita rischia di distruggere grandi squadre come Juventus, Milan e Roma'

Il presidente della Lazio Claudio Lotito è stato intervistato ai microfoni del portale Notizie.com e parlando del mancato prolungamento per la sessione di gennaio del decreto crescita ha detto: "Salta la proroga per il decreto crescita?

Bella e grande fesseria che è stata fatta, vedranno che cavolo di errore è stato fatto, non va bene così, anche perché lo Stato non incassa i soldi. La Lazio ha i suoi contratti, ma non è tanto quello il tema, il vero problema è che alcune società questo tipo di situazione le va a distruggere e in mezzo ci sono grandi club come il Milan, la Juve e anche la Roma".

Lotito ha poi sottolineato come il calcio italiano perderà di appetibilità per i grandi calciatori e che di conseguenza di andrà a perdere la competitività. Secondo il presidente della Lazio, infatti, rivedere come l'anno scorso tre squadre italiane in altrettante finali di coppe europee da ora diventerà utopistico.

Infine Lotito ha rivelato come il ministro dello sport Abodi avrebbe proposto di prorogare il tutto di almeno due mesi, trovando però una contrapposizione decisa.

Vocalelli: 'Lo stop al decreto crescita vuol dire solamente una cosa, meno competitività per le nostre squadre'

Dello stop al decreto crescita ha scritto la propria opinione anche il giornalista Alessandro Vocalelli sulla Gazzetta dello sport: "Una forzatura che produrrà un risultato già scritto: minore competitività dei nostri club, minori possibilità di farci valere a livello internazionale e di conseguenza anche minori introiti a livello di Paese.

Qualcuno si è chiesto quanto lo stop inciderà sulle finanze pubbliche? Perché meno incentivi vogliono anche dire meno capacità delle nostre squadre di poter creare ricchezza attraverso i risultati".

Vocalelli poi, continuando su questo discorso, ha evidenziato come già da gennaio alcune trattative di mercato utili a rendere le squadre italiane più competitive per il proseguo del proprio percorso europeo andranno a sfumare, facendo cosi rischiare alla Serie A di perdere il quinto slot aggiuntivo per la Champions League.