La Juventus valuta il futuro professionale di Adrien Rabiot. Il francese è in scadenza di contratto con la società bianconera a giugno e al momento non si parla di prolungamento di contratto. In molti sottolineano che la sua permanenza passa dalla conferma o meno di Massimiliano Allegri ma è da considerare l'aspetto economico, sia per la Juventus e che per il giocatore. Il francese è al quinto anno a Torino ed è arrivato grazie anche al Decreto Crescita, disposizione governativa che garantisce una tassazione agevolata sull'ingaggio lordo dei giocatori provenienti da campionati esteri.

Vantaggi che riguardano non solo la società che investe ma anche il giocatore stesso. Con l'acquisto di un immobile da parte del francese i benefici potrebbero essere estesi in caso di rinnovo per altre due stagioni.

Il Decreto Crescita sarebbe esteso per altri due anni in caso di acquisto di immobile da parte di Rabiot

Il governo italiano a fine 2023 ha abolito il Decreto Crescita, ma non avendo valenza retroattiva può essere anche utilizzato da chi ha investito ne ha usufruito, è il caso della Juventus con Adrien Rabiot, ingaggiato nel 2019 e alla quinta stagione nella stagione bianconera.

Benefici che sarebbero riferiti a cinque anni ma che possono essere estesi, in caso di nascita di un figlio in Italia o di acquisto di un immobile.

Una situazione che potrebbe garantire la permanenza del francese anche con un ingaggio vicino a quello che guadagna attualmente, ovvero 7 milioni di euro a stagione più bonus. Il centrocampista francese ha sempre definito la Juventus come una sua seconda casa e proprio questo potrebbe essere decisivo per una sua permanenza, anche in caso di addio di Massimiliano Allegri.

Come funziona il Decreto Crescita e la proroga per altri due anni

Il governo italiano ha abrogato il 31 dicembre 2023 il Decreto Crescita, disposizione governativa con regime agevolato che era stato introdotto dall'1 gennaio 2020 per coloro che decidevano di trasferirsi nel paese dall'estero, sia per lavoratori italiani che stranieri.

Questo regime prevedeva una significativa riduzione dell'aliquota fiscale sul reddito, scendendo dal 45% al 25%, ma era applicabile solo a coloro che non erano stati residenti in Italia nei due anni precedenti.

Il decreto crescita, nel suo articolo 5 pensato per il cosiddetto "rientro dei cervelli", voleva favorire l'arrivo in Italia di lavoratori residenti all'estero grazie a un regime fiscale agevolato a partire dal primo gennaio 2020. Una disposizione governativa che è stata applicata anche dal mondo del calcio, tuttavia l'abolizione di questo regime non riguarda immediatamente coloro che hanno già beneficiato di tali agevolazioni fiscali. Questo significa che tutti coloro che sono arrivati dall'estero e hanno firmato contratti con tali benefici fiscali negli ultimi quattro anni, come ad esempio Kvaratskhelia, Pulisic, Lukaku o Thuram, potranno continuare ad usufruire del precedente regime fiscale per un massimo di cinque anni.

L'opzione per prolungare ulteriormente l'applicazione di questi benefici fiscali per altri cinque periodi d'imposta (dal 2024 al 2028) può essere esercitata solo alla scadenza, cioè a partire dal 1° gennaio e entro il 30 giugno 2024. Tuttavia, per poter usufruire di questa opzione, devono essere soddisfatti determinati requisiti, come ad esempio avere almeno un figlio minorenne o a carico, anche in affido preadottivo, oppure aver acquistato un immobile residenziale dopo il trasferimento nel territorio dello Stato, nel periodo compreso tra i 12 mesi precedenti e i 18 mesi successivi all'esercizio dell'opzione.