"Facciamo causa alla FIGC. Non contiamo nulla, inutile girarci intorno": ad esprimersi in questi termini il presidente della Lazio Claudio Lotito, che in un'intervista rilasciata a La Repubblica nelle ultime ore ha lanciato una provocazione contro la FIGC, la Federazione Italiana Gioco Calcio, rea secondo il numero uno biancoceleste di non mostrarsi recettiva rispetto alle proposte di modifica della Serie A che arrivano dai club.
Il presidente della Lazio: 'Un club di Serie C conta più di uno di A'
"Avete mai visto una società in cui chi mette i soldi vede poi decidere in tutto e per tutto gli altri che quella società stessa la compongono?
Noi oggi viviamo in un paradosso giuridico. Il presidente della Federcalcio viene eletto, come si dice in gergo, dai voti delle componenti - ha dichiarato in particolare Lotito - E lì, a quel tavolo, facciamo la parte dei ragazzini al tavolo degli adulti. La Lega di A marginale, quella di Serie C decisiva: ma stiamo scherzando? Sono i numeri a dire che noi non contiamo nulla: se La Lega Dilettanti unisce i suoi voti a quelli della Lega Pro, la vecchia Serie C, quell'accordo è sufficiente a mettere in ginocchio qualsiasi idea degli altri club. La sintesi è banale: un club di Serie C conta più di uno di A. Una società dilettantistica più di una che gioca in Champions League".
Quale la possibile reazione da attuare?
Lotito non ha dubbi: "Adesso basta. Queste regole non ci stanno più bene: i legali si occuperanno della parte che compete loro, ma il nostro progetto è semplice. Gravina e la sua Federcalcio si sentono blindati dal loro statuto. Noi vogliamo che la Lega di Serie A, quella composta dai club che hanno immagine, tifosi e producono il 90 % del fatturato, si trasformi in qualcosa di diverso: la Lega di Serie A deve essere la nuova Premier League".
Quanto pesano i voti della Lega Serie A nell'elezione del presidente FIGC
Secondo quanto riportato da La Repubblica, i numeri raccontano una storia di disparità nel peso decisionale della varie componenti del calcio italiano: la Lega A ha a disposizione 62 voti, pari al 12%; la Lega B ne ha 26, il 5%; la Lega Pro vanta 88 voti, corrispondenti al 17%; la Lega Nazionale Dilettanti ha il peso maggiore con 176 voti, il 34%; i calciatori dispongono di 103 voti, il 20%, con la metà destinata ai tecnici; infine, gli arbitri contano 10 voti, solo il 2%.
Questa distribuzione dei voti riflette una realtà in cui le leghe dilettantistiche hanno un'influenza significativa nel processo decisionale, a discapito delle leghe professionistiche, da qui la 'protesta' del Presidente Lotito.
L'11 marzo ci sarà l'assemblea straordinaria FIGC
Nelle scorse settimane, i rappresentanti di Inter, Juventus e Milan hanno incontrato il presidente FIGC Gabriele Gravina per chiedere la riforma del campionato con il numero di squadre che stando alle richieste dovrebbe passare da 20 a 18.
Per il momento il progetto si è arenato anche perchè solo le big concordavano sulla proposta (nessuno degli altri club si è detto d'accord), ma giorno 11 marzo si terrà l'assemblea straordinaria FIGC indetta proprio per dare un nuovo assetto al calcio italiano.
Le società della massima serie appaiono compatte nel chiedere maggiore autonomia ma soprattutto un peso più importante nelle scelte chiave, 'la minaccia' è quella di muoversi proprio in stile Premier League rispetto alla Federazione.