Il progetto Juventus Next Gen si conferma come un pilastro fondamentale per lo sviluppo di giovani talenti da inserire in prima squadra. Un esempio è Yildiz, che è passato dalla maglia numero 10 della Next Gen a quella della Juventus. Ne ha parlato Claudio Chiellini, responsabile del progetto seconda squadra, sito ufficiale della Juventus, soffermandosi in particolare sulla nuova stagione e sugli obiettivi futuri.
La crescita del progetto
Chiellini ha espresso grande orgoglio per la crescita del progetto, che non si limita a formare giocatori ma coinvolge anche tutte le figure professionali che operano nel mondo del calcio.
“Il numero 10 della Juventus oggi era il numero 10 della Next Gen fino a dicembre scorso”, ha affermato, sottolineando il salto in prima squadra di giocatori come Savona, Mbangula e Rouhi.
Ha poi aggiunto: "la crescita dei nostri ragazzi e il loro approdo in prima squadra è diventata una costante negli ultimi anni".
Il progetto, però, non mira solo alla crescita dei calciatori. Anche staff tecnico e professionale vengono formati per ambire a ruoli di rilievo nella prima squadra della Juventus. Da allenatori a fisioterapisti, il sistema Next Gen è pensato per creare valore a tutti i livelli della società.
Un inizio con difficoltà, ma si intravedono progressi per la Juventus Next Gen
“Abbiamo iniziato con una sconfitta, come la scorsa stagione, ma questo ha subito fatto capire la difficoltà del campionato”, ha spiegato Chiellini.
La Juventus Next Gen ha subito numerosi cambiamenti, con solo 13 giocatori confermati dalla passata stagione, e amalgamare una rosa così rinnovata non è facile. Tuttavia, Chiellini ha evidenziato che, già dalla seconda partita, sono stati visibili progressi. Merito del lavoro di Paolo Montero, l’allenatore della squadra.
Il percorso sarà lungo e faticoso e Chiellini ha sottolineato che oltre alle difficoltà tecniche ci saranno quelle logistiche.
Per la prima volta, infatti, una squadra del nord Italia, come la Juventus Next Gen, è stata inserita nel girone sud della Serie C, rendendo le trasferte più impegnative e creando nuove sfide dal punto di vista organizzativo.
La rosa della Juventus
Nella rosa della prima squadra, come sottolineato anche da Claudio Chiellini, troviamo diversi giovani passati nel settore giovanile e nella seconda squadra bianconera.
È il caso non solo di Nicolò Fagioli ma anche di Nicolò Savona (fresco d'esordio anche nella nazionale italiana under 21),oltre che di Jonas Rouhi, Samuel Mbangula (autore già di un gol ed un assist in prima squadra) e di Lorenzo Anghelè, che ha esordito con la prima squadra negli ultimi minuti di Verona-Juventus. Giovani che possono ritornare molto utili anche in considerazione dei tanti match che giocherà la squadra bianconera in questa stagione.