La Juventus è già al lavoro per definire il futuro di alcuni dei suoi giocatori, in particolare di quelli arrivati a gennaio con la formula del prestito secco. È il caso di Randal Kolo Muani e Renato Veiga, due profili che, per motivi diversi, stanno facendo riflettere la dirigenza bianconera. Secondo quanto riportato da La Stampa, nei prossimi giorni la Juve avrà nuovi contatti con il Paris Saint-Germain per discutere della situazione di Kolo Muani, il cui destino è ancora aperto. Più complicata, invece, sembra la posizione di Renato Veiga: al momento non risultano nuovi colloqui con il Chelsea e l’ipotesi più probabile è che il portoghese faccia ritorno a Londra già a metà giugno, per unirsi ai Blues in vista del Mondiale per Club.

La Juventus pensa al futuro

Per Kolo Muani il futuro resta incerto. L’attaccante francese era arrivato a Torino con grandi aspettative e il suo rendimento iniziale era stato decisamente superiore alle previsioni. Inizialmente considerato una pedina importante, pare aver perso terreno soprattutto dopo il cambio in panchina con l’arrivo di Igor Tudor. Il nuovo tecnico croato ha infatti riportato Dusan Vlahovic al centro dell’attacco, riducendo di conseguenza lo spazio per Kolo Muani. I prossimi contatti con il PSG saranno decisivi per capire se ci sono le condizioni per trattare un eventuale riscatto o un nuovo prestito.

Situazione diversa è quella di Renato Veiga. Il difensore portoghese si è ambientato molto bene, diventando un punto di riferimento nella retroguardia bianconera.

Nonostante il rendimento positivo, al momento non sembrano esserci margini per una sua permanenza. Il Chelsea punta molto su di lui e, salvo sorprese, lo riporterà a Londra alla fine della stagione. Il club inglese vorrebbe inserirlo nella rosa per il Mondiale per Club.

Tudor si gioca la riconferma

Intanto, la Juventus resta concentrata sul presente. Mancano otto partite alla fine del campionato e l’obiettivo primario è la qualificazione alla Champions League. Un traguardo che pesa non solo sul destino dei giocatori, ma anche su quello di Igor Tudor. In caso di quarto posto scatterebbe il rinnovo automatico del suo contratto fino al 2026. Tuttavia, la società si è riservata la possibilità di interrompere il rapporto entro il 30 luglio 2025. Tudor lo sa bene: oltre ai risultati, per ottenere la conferma serviranno prestazioni convincenti e soprattutto la compattezza del gruppo squadra.