L'Inter perde anche la finale di Champions League contro un PSG sembrato incontenibile sin dai primi minuti. La compagine francese si è dunque imposta per un rotondo 5 a 0 con le reti di Hakimi, doppietta di Doué, dell'ex Napoli kvaratskhelia e di Mayulu. Si conclude così senza trofei la stagione dei nerazzurri, che per larga parte dell'annata avevano sfiorato il sogno del triplete.
Il PSG vince la finale di Champions League, per l'Inter si concretizza lo spauracchio degli zero titoli
Lo spauracchio che da settimane aleggiava su Appiano Gentile si è materializzato questa sera, nel modo più amaro e definitivo.
L’Inter ha perso la finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain di Luis Enrique, chiudendo ufficialmente la stagione 2024/25 senza alcun trofeo. Al Munich Football Arena, i nerazzurri si sono arresi per 5-0 di fronte a una squadra, quella francese, apparsa nettamente superiore sin dai primi minuti di gioco. A decidere l'incontro sono stati i gol dell’ex di turno Achraf Hakimi, del giovane talento Désiré Doué che ha firmato una doppietta, di Kvaratskhelia e di Mayulu. Un epilogo che sa di beffa per la "Beneamata", che solo poche settimane fa cullava ancora il sogno di uno storico triplete.
Il sogno si era già incrinato a fine aprile, quando l'Inter era stata eliminata dalla Coppa Italia per mano dei cugini del Milan.
Dopo il pareggio dell’andata, il ritorno a San Siro ha visto i rossoneri imporsi per 3 a 1, sfruttando una prestazione opaca dei nerazzurri. Un ko pesante, tanto più perché arrivato in un derby, che ha segnato il primo vero spartiacque negativo della stagione. A peggiorare il bilancio è arrivata poi la beffarda conclusione del campionato: Inzaghi e i suoi si sono giocati lo scudetto all'ultima giornata, ma il pareggio contro la Lazio a San Siro – un match point gettato via dopo altri tentativi falliti – ha consegnato il tricolore ai partenopei, lasciando l’Inter a mani vuote anche in Serie A, dove era stata a lungo in testa.
Inter, Inzaghi ora potrebbe finire sul banco degli imputati
Ora, inevitabilmente, i riflettori si spostano su Simone Inzaghi, che da salvatore e potenziale eroe rischia di finire sul banco degli imputati.
La sua gestione è stata solida per larghi tratti, eppure, alla resa dei conti, la sua Inter non ha alzato nemmeno un trofeo. Una circostanza che nel calcio può anche capitare, ma che suona paradossale se si considera la qualità e la profondità della rosa nerazzurra, forse la più completa del panorama italiano.
Intanto dopo questa finale di Champions si conferma la coincidenza secondo la quale in tutte le finali disputate a Monaco di Baviera si è imposta una squadra che non aveva mai vinto prima il torneo.