C'è stato il dietrofront del Ministero sugli affitti nel 2014 e il pagamento in contanti di questi: se in un primo momento non è mancato il disappunto alla notizia della nuova normativa che prevedeva, dal 1^ gennaio 2014, il divieto di pagamento in contanti per gli affitti 2014 e la tracciabilità obbligatoria (pena sanzioni) di qualsiasi trasferimento di somma di denaro avente come causale il pagamento di canoni locativi, di recente è stato fatto un passo indietro.

In una nota, il Ministero ha chiarito infatti che l'obbligo di tracciabilità per gli affitti va rispettato solo in caso di importi superiori alla cifra di 999,99 euro. Buone notizie dunque, per tutti gli importi inferiori o uguali a tale cifra: non solo decade l'obbligo di pagamento con mezzi tracciabili, ma il pagamento degli affitti in contanti per il 2014 sarà un'operazione del tutto lecita.

Un sospiro di sollievo per quanti a seguito del pagamento di canoni d'affitto irregolari hanno pensato di incorrere nelle sanzioni.



Obbligo Tracciabilità Affitti 2014, le sanzioni previste

Le sanzioni per gli affitti, applicabili a chi non rispetta l'obbligo di pagamento a mezzi tracciabili dei canoni di locazione, sono tutt'altro che leggere: chiunque decida di effettuare un pagamento superiore a mille euro in contanti per il canone d'affitto rischia una sanzione amministrativa variabile tra l'1 e il 40% della somma trasferita.

Volendo fare un esempio, per il pagamento in contanti di un affitto pari 2.000 euro, la sanzione pecuniaria potrebbe equivalere da una somma di 20 euro, fino ad un massimo di 800. Vale dunque la pena rischiare una sanzione così per l'affitto? Inoltre la nuova norma stringe le maglie anche per i furbetti: bisognerà prestare particolare attenzione anche nel caso di pagamenti frazionati. Se si pensa infatti di evitare la sanzione pagando un affitto da 2.000 euro in rate settimanali da 500, si commette comunque un illecito passibile di sanzione.