Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto n. 73 del 28.03.2014, ossia il "Decreto Emergenza Abitativa" più noto come Decreto Casa, entrano finalmente in vigore le previste novità legislative.

Il Decreto ha avuto un iter travagliato, tra conferme e smentite, verifiche di legittimità costituzionale e di copertura finanziaria, che hanno visto alla fine uscire nuovamente ridimensionato il bonus mobili, vale a dire la detrazione d'imposta spettante a chi acquista mobili o elettrodomestici a seguito di un intervento di ristrutturazione su di un immobile adibito ad uso abitativo.

Torna, infatti, il tetto di spesa sul bonus mobili che spetta sul limite massimo di 10.000 euro, sul quale calcolare la detrazione fiscale del 50%, fruibile in quote annuali per un periodo di dieci anni.

Questo significa che, chi spende ad esempio 10.000 euro per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici a seguito di un intervento di ristrutturazione di piccole dimensioni (ipotizziamo 3.000 euro) potrà portare in detrazione per il bonus mobili soltanto il 50% della spesa sostenuta nel  limite massimo di 3.000 euro (importo relativo all'intervento di ristrutturazione).

A questo punto si pone però un altro problema: da quando decorre il limite di spesa per il bonus mobili?

Nel Decreto Casa, infatti, non si fa nessun riferimento alla data di decorrenza del nuovo tetto di spesa, né tantomeno alle istruzioni allegate al 730/2014, oggetto, tra l'altro, di recenti modifiche.

Neppure la normativa relativa al modello Unico/2014 fa riferimento a tale limite di spesa.

Apparirebbe quindi logico ritenere che il nuovo limite di spesa sul bonus mobili dovrebbe applicarsi alle sole spese sostenute a partire dall'1 gennaio 2014 (data di entrate in vigore della Legge di Stabilità che per prima aveva previsto la limitazione della spesa), salvaguardando quindi quelle sostenute nell'anno 2013, da portare in detrazione con la dichiarazione dei redditi modello 730/2014 o Unico 2014.

Diventa quindi essenziale, a tal proposito, la data di pagamento delle spese, che deve essere obbligatoriamente effettuata tramite bonifico bancario ( così come avviene per le spese di ristrutturazione) o tramite carta di credito o debito.

Vista l'incertezza causata dalla nuova normativa, sarebbe auspicabile un chiarimento da parte dell'Agenzia delle Entrate.