La visita del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, di oggi, lunedì 14 dicembre 2015 a Catania è stata caratterizzata da scontri tra manifestanti e polizia. In modo particolare si sono vissuti momenti di tensione poco dopo l'arrivo del membro del governo presso l'Istituto comprensivo Angelo Musco di Librino, noto quartiere della città siciliana.
Ministro Giannini a Catania, news 14 dicembre: scontri Polizia-studenti
Sette camionette della Polizia di Stato oltre ovviamente alla presenza di funzionari della Digos e a numerosi agenti dei carabinieri.
Il gruppo Koordinamento autorganizzato studentesco ha voluto far sentire la propria voce di protesta, una contestazione non violenta che, però, è sfociata in uno scontro con la polizia. A denunciare le maniere 'brusche' delle forze dell'ordine è Ludovica Intelisano, studentessa e membro del gruppo: 'Ci hanno intimato di allontanarci subito e non hanno esitato a farci indietreggiare. Non siamo venuti qui per 'assaltare' la ministra Giannini ma loro hanno cominciato ad usare pedate e manate - afferma la studentessa che si domanda: 'Questa è la libertà di manifestazione che esiste a Catania?'
Altri studenti delle scuole superiori e universitari sono intervenuti per dire quello che pensano sulla Buona Scuola.
Ludovica Intelisano e altri studenti si sono ritrovati confinati in un angolo 'blindato' dell'Istituto Musco.
Catania 'blindata' per ministro Giannini: scontri con militanti estrema destra
Le forze dell'ordine, nel frattempo, hanno cercato di portare tutti gli altri manifestanti in una zona dove fosse difficile farsi sentire.
Altri studenti delle scuole superiori sono stati aggrediti da alcuni ragazzi appartenenti a nuclei di estrema destra: uno studente è stato raggiunto da un pugno che gli ha causato la perdita di un dente. La Polizia ha condotto in Questura per l'identificazione, sia gli estremisti di destra che i manifestanti. Dopo la visita alla scuola di Librino, il ministro dell'istruzione ha incontrato i detenuti del carcere minorile di Bicocca.