Ennesima operazione di marketing che vede come protagonista l'azienda cinese Xiaomi leader nel settore degli Smartphone. In particolare continua la sua privata sfida ad Apple e sopratutto ad uno dei prodotti più celebri dell'azienda di Cupertino, stiamo parlando naturalmente dell'iPhone. Infatti è di oggi la notizia secondi cui la Xiaomi ha deciso di lanciare una vera e propria opzione commerciale consentendo ai propri clienti di ricevere il nuovo Mi note Pro gratis nel caso in cui il cliente offra il proprio iPhone anche non di ultima generazione.

Secondo quanto riportato dalle indiscrezioni di un dirigente dell'azienda cinese, chi porterà un iPhone 5S potrà riceverà in cambio un Mi Note mentre chi porterà un iPhone 6 o 6 Plus riceverà in cambio un Mi Note Pro.

Unico requisito previsto è che il telefono  che viene "rottamato" sia ancora funzionante. L'iniziativa ha naturalmente fatto molto scalpore e come al solito sta facendo molto discutere online. Registriamo commenti molto positivi circa l'iniziativa, ma anche alcuni totalmente negativi. Del resto Xiaomi da sempre ha concentrato il suo marketing sui rapporti con l'iPhone da cui spesso ha tratto campagne pubblicitarie o anche direttamente modelli di smartphone molto simili nel design al prodotto della Apple. Adesso si va oltre e si cerca con questa operazione di conquistare nuovi clienti rubandoli proprio all'azienda americana.

Non a caso i nuovi telefonini Xiaomi hanno molte funzioni e molte scelte strutturali fatte apposta per rendere più agevole il loro utilizzo da chi finora ha sempre utilizzato prodotti Apple. Tra le altre cose è in preparazione anche una App che servirà per consentire il passaggio dei dati dall'iPhone al Mi Note senza grossi problemi.

Non è la prima volta che Xiaomi sorprende con tattiche commerciali aggressive. Non a caso così facendo ha sbaragliato alcune rivali quali Htc, Sony ed Lg issandosi fino al terzo posto tra i produttori di smartphone. Ci si chiede se adesso toccherà anche a Apple e Samsung essere superati dal gigante cinese. C'è infatti già chi prevede che entro 5 anni avverrà il sorpasso.