Samsung, il colosso coreano che produce alcuni tra gli smartphone più venduti al mondo, in occasione della presentazione del prossimo modello, il Samsung Galaxy S7, che verrà presentato in concomitanza al tablet Galaxy Note 6, opererà una autentica rivoluzione in fatto di gestione delle classiche sim telefoniche. Nel proprio progetto si dirà addio alle vecchie schede Sim che ci hanno accompagnato per decenni, per dare spazio a delle vere e proprie e-sim, destinate a dominare a lungo la scena nel prossimo futuro. Il nuovo Smartphone Samsung e il tablet Note 6 incorporeranno infatti una e-sim permanente, nel senso che non occorrerà che venga sostituita quando passiamo da un gestore ad un altro.

Quindi si profila la possibilità di dire addio alle vecchie sim che andavano cestinate quando si passava ad un nuovo gestore, e ai costi di attivazione, spesso anche rilevanti, che bisognava sostenere per cambiare operatore. La Samsung, dunque, introdurrà una formula già adottata dalla Apple, che creò tempo fa la celebre Apple Sim, con supporto LTE, che veniva utilizzata sugli iPad e che non richiedeva il cambio della piccola scheda al momento del passaggio ad altro operatore. Addio anche alla classica e complicata gestione delle sim multiple che verranno incorporate nell'unica e-sim che sarà già predisposta sullo smartphone, consentendo all'utente di potere gestire in modo molto più pratico le migliori soluzioni per il traffico dati e voce.

Cosa ne pensano i più grandi operatori di telefonia del mondo ?

Questa novità introdotta da Samsung ha trovato ampio consenso e grande disponibilità da parte dei più grandi gestori di telefonia del mondo, fra i quali Orange, Vodafone, Deutsche Telekom e Telefonika, sempre più convinti del fatto che le e-sim potranno agevolare il mercato della telefonia mobile, e rendere più sana la concorrenza tra i diversi gestori. Non ci resterà che attendere l'uscita del Samsung Galaxy S7 e del tablet Galaxy Note 6 per testare realmente quanto sia rivoluzionaria e comoda la nuova e-sim, destinata ad invadere il mercato già dal 2016.