Lo Smartphone cade accidentamente per terra e lo schermo si rompe; che seccatura! Non resta altro da fare che portare il telefono in assistenza ed attendere alcuni giorni per il ritiro. È però anche vero che oggi esistono soluzioni che rendono il vetro dello smartphone molto resistente come il Gorilla Grass ma il rischio di rottura non è mai azzerato del tutto. A breve però questa eventualità potrebbe davvero essere inesistente. I ricercatori della University of California at Riverside e della University of Colorado stanno studiando un vetro con le proprietà di essere trasparente, conduttivo, allungabile ma soprattutto, e cosa più importante, con la capacità di autoripararsi in 24 ore!!

Come funziona lo schermo dello smartphone che si autoripara?

Tempo fa l'LG aveva già sviluppato un materiale in grado di autoriparare i graffi sulle cover del suoi G Frex e G Flex 2, ma questa volta ci si è spinti oltre perché i ricercatori stanno studiando il modo di autoriparare lo schermo di uno Smartphone. Ma come è possibile la rigenerazione dello schermo? Tutto ciò è possibile grazie al tipo di legame esistente tra i materiali; ciò significa che fino ad ora per la creazione dei vetri dei telefoni è stato usato un materiale con legami covalenti che sono forti e una volta rotti non si possono riformare, mentre ora si vogliono utilizzare per i nuovi Smartphone i legami non covalenti, più deboli e dinamici quindi in grado di autoripararsi.

Il nuovo materiale creato dai ricercatori delle università statunitensi, sfrutta un nuovo tipo di legame chiamato polimero "self-healing" covalente; questo matriale è un grado di allungarsi fino a 50 volte rispetto alle sue dimensioni originali e dopo essere tagliato in due è in grado di autoripararsi in un solo giorno. Questa scoperta è davvero rivoluzionaria, ma perché sia utiliizzata davvero su tutti gli Smartphone dovremo pazientare ancora un po'; questo perché i ricercatori stanno ancora testando la resistenza di questo materiale soprattutto in condizioni estreme come in presenza di acqua.

Alcuni polimeri, infatti, in presenza di un'umidità troppo elevata perdono la loro capacità di auto-riparazione rendendo quindi questa scoperta vana, ma siamo più che sicuri che i ricercatori americani riusciranno a trovare una soluzione anche per questo! Attendiamo quindi fiduciosi l'arrivo anche in Italia dello schermo dello smatphone che si autoripara!