Al giorno d’oggi capita sempre più spesso che, tra amici e colleghi, si faccia a gara a chi possiede lo smatphone più moderno. Sarà accaduto a tutti di sentire un amico decantare le mille funzionalità del proprio telefono, vantandosi con gli altri di possedere un oggetto assolutamente all’avanguardia. Altrettanto spesso capita che in queste circostanze un membro del gruppo, ormai annoiato dall’ode alla tecnologia che probabilmente si era oltremodo protratta, esordisca con una battuta di vecchissima data: “scusa, ma fa anche il caffè?”. Da oggi la risposta sarà:” Si, caro il mio simpaticone”.

È infatti da pochissimo uscita una cover in grado di produrre una piccola tazzina di caffè. A realizzarla e lanciarla sul mercato è stata l’azienda italiana Smart K.

La cover si chiama Mokase

Si tratta di una custodia per smartphone che al suo interno nasconde un piccolo vano, contente l’alloggio per un'apposita mini-cialda. Scaldare il caffè sarà possibile grazie all’utilizzo della batteria del telefono e, per innescare il processo, non servirà altro che “lanciare” l’applicazione di riferimento. Su una delle estremità della cover è quindi presente un tubicino dal quale fuoriuscirà un massimo di 25ml di vero caffè. Questo marchingegno non rischia in alcun modo di compromettere l’adeguato funzionamento del telefono, in quanto i materiali utilizzati sono stati progettati per non trasmettere un calore eccessivo né alla batteria, né allo schermo dello Smartphone sul quale è montata questa speciale cover.

Arabica, tostato e classico

Acquistando Mokase sarà inoltre possibile scegliere tra miscela arabica, tostato e classico, in modo che ognuno possa gustare la sua qualità di caffè preferita direttamente dal suo telefonino. Nel bundle del prodotto è anche compresa un’apposita tazzina, tascabile e richiudibile. Il prossimo passo sarà forse quello di sviluppare anche un dispositivo capace di scaldare una mini brioches?

Idea simpatica, ma è utile?

Nonostante l’idea di Smart K sia davvero simpatica, dubitiamo del reale fabbisogno di un prodotto del genere. Vero è che al giorno d’oggi lo smartphone è diventato un oggetto quasi di culto, col quale ognuno di noi ha stretto un rapporto che, in alcuni casi, parrebbe addirittura simbiotico. L’uscita dei primi prototipi di telefoni ha infatti innescato un processo che ha portato le case produttrici a farsi una concorrenza spietata, tentando di proporre un prodotto che fosse sempre più ricco di opzioni e funzionalità. Il risultato è stato la nascita di un oggetto che sempre di più tende a discostarsi da quella che sarebbe la sua funzione principale, ovvero quella di telefonare.