L'Agcom, l'autorità garante delle comunicazioni, ha appena pubblicato la Relazione Annuale 2017 che evidenzia molte criticità ancora presenti nel mercato degli operatori telefonici, sopratutto dal lato della trasparenza contrattuale. Infatti i maggiori contenziosi, secondo i dati riportati nella Relazione, riguardano modifiche unilaterali del contratto da parte delle aziende telefoniche. Nel momento in cui, però, i consumatori scelgono di cambiare gestore, come nel loro diritto, devono affrontare una serie di peripezie e sostenere dei costi extra che non hanno alcuna base nell'attuale quadro normativo che regola il settore.

Il caso della fatturazione a 28 giorni

La Relazione Annuale evidenzia come il passaggio generalizzato, da parte di tutti gli operatori telefonici, della fatturazione a 28 giorni rappresenta il motivo più importante di malcontento da parte degli utenti, insieme all'aggiornamento dei costi, sempre maggiori. Tanto è vero che, nel corso dell'anno, le segnalazioni all'Autorità in riferimento a queste criticità sono addirittura quintuplicate. Tantissime anche le segnalazioni per l'applicazione, da parte delle compagnie telefoniche, di costi di recesso esorbitanti e ingiustificati, come pure per l'estrema lentezza nel chiudere le pratiche di recesso.

C'è anche da dire che l'Agcom aveva espressamente vietato la fatturazione a 28 giorni, almeno sulle chiamate da fisso: i gestori telefonici hanno proposto ricorso davanti al Tar contro il divieto, ma il giudizio non è stato ancora definito.

L'Agcom, da parte sua, non è stata a guardare in tutto questo tempo. Infatti, ha imposto sanzioni per circa 3 milioni di euro. Ma considerando la grandezza degli interessi in gioco si tratta di una goccia nel mare. Ha anche inviato delle diffide, obbligando di fatto alcuni operatori a non richiedere il pagamento dei costi per recesso anticipato.

La situazione sullo zero roaming

Un' altra problematica molto sentita riguarda, sempre secondo quanto pubblicato nella Relazione, lo zero roaming a livello europeo. Secondo quanto riferisce l'Agcom gli operatori telefonici stanno mettendo in atto tutta una serie di mosse per aggirare il divieto. E l'Autorità avrebbe le armi spuntate.

Infatti può comminare delle sanzioni troppo basse.

D'altra parte, proprio su sollecitazione dell'autorità di vigilanza, il Governo ha approvato un emendamento, inserito nelle Legge europea 2017 in corso d'esame alla Camera, che potenzia i poteri sanzionatori dell'autority stessa nei confronti di quegli operatori che non rispettano le norme di derivazione europea.

Dal lato buone notizie, la Relazione mette in evidenza come le procedure di conciliazione stragiudiziale di fronte ai Co.re.com stiano riscontrando un notevole successo. Tanto è vero che attraverso questo canale i consumatori hanno ricevuto rimborsi nel corso dell'ultimo anno per quasi 32 milioni di euro.