Whatsapp è indubbiamente una delle innovazioni tecnologiche più interessanti al Mondo. Grazie ad un'apposita applicazione (disponibile su device Samsung, Huawei, Apple ecc. ecc.), si possono scambiare messaggi con utenti distanti migliaia di chilometri.

WhatsApp presente 24 ore su 24

Ma l'uso dell'applicazione di messaggistica per eccellenza prevede anche una serie di 'inconvenienti'. Diverse le problematiche legate alla privacy, che spesso mettono l'utente in apprensione. Nelle ultime ore, è emersa un indiscrezione che ha drizzato le orecchie di chi non ha molta dimestichezza col web.

Protagonista ancora una volta la privacy che, visto l'uso intenso che si fa del cellulare, non viene mai del tutto garantita . Per esempio, dal famoso "online" è possibile stabilire i 'movimenti' degli utenti presenti nella vostra lista contatti. Come già fanno diversi consumatori, spesso l'applicazione viene usata per capire se una determinata persona sta in realtà usando il cellulare o meno.

Inoltre, è particolarmente interessante ricordare come dall'ultimo accesso si può capire se una persona a voi cara abbia intrattenuto conversazioni magari dopo aver interrotto con voi una chiacchierata. Proprio quest'ultima analisi su WhatsApp, spesso, causa liti fra coppie o incomprensioni tra amici. Ma le 'tattiche' da utilizzare con l'applicazione possono anche sfociare in qualcosa di più tecnico.

Ecco cosa si può fare con WhatsApp

E' emerso, come anticipato ad inizio articolo, che attraverso il browser (nel dettaglio con un'estensione apposita) si potrebbero monitorare i comportamenti dei contatti presenti in rubrica. Per farlo, basta utilizzare WhatsApp Web. Attraverso tale estensione si potrebbe "controllare" un soggetto, sapendo a quali ore del giorno effettua il proprio accesso sulla nota applicazione.

Esaminando giornalmente un determinato contatto, si potrebbero così approfondire le sue abitudini. Si va dalle ore di sonno, alle conversazioni intrattenute con una determinata persona, passando per le abitudini sugli orari di pranzo o cena. Qualche colosso potrebbe per esempio sfruttare a propria convenienza l'estensione per proporci determinate offerte commerciali.

Insomma, una sorta di diretta a distanza, che manderebbe a farsi far benedire la privacy di ogni utente che utilizza l'applicazione. Chiaro che questa non è un questione che presenta una soluzione, considerando il fatto che ogni accesso ad un qualsiasi social (non solo WhatsApp dunque) viene registrato da qualche parte dal proprietario dell'applicativo.

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