La Guardia di Finanza ha scoperto l’ennesima truffa perpetrata ai danni dell’Istituto Nazionale di Previdenza sociale (Inps). Le persone coinvolte sarebbero ben cinquantatré, anche se il più grande responsabile sembra essere un imprenditore di 33 anni. Purtroppo questa non è di certo la prima truffa ai danni dello Stato proveniente dalsettore agricolo e da questa zona dell'Italia. Speriamo, quantomeno, che sia l'ultima.
Una truffa da 80 mila euro
La truffa consisteva nel simulare dei rapporti di lavoro che in realtà non sono mai realmente esistiti.
La truffa veniva organizzata documentando all’INPS l’assunzione di nuove forze lavorative all’interno dei campi e dei terreni agricoli, i cosiddetti Operatori Agricoli a Tempo Determinato (OTD). Le false giornate lavorative risultanti dall’inchiesta condotta dagli inquirenti, ammonterebbero a circa quattromila, l’equivalente di circa dieci anni di lavoro. Un lasso di tempo decisamente lungo.
Il primo responsabile di tutta la faccenda è un imprenditore calabrese di 33 anni
L’imprenditore agricolo che sta dietro tutta questa oscura vicenda, èun uomo di 33 anni, il quale provvedeva apreparare in maniera del tutto fraudolenta tutta la documentazione necessaria del caso, per ottenere i diritti spettanti agli imprenditori agricoli che assumono OTD.
L’imprenditore trentatreenne, dichiarò in maniera del tutto falsa all’Istituto di Previdenza Sociale, che avrebbe impiegato nel complesso cinquantatré operai a tempo determinato. Grazie a ciò, i partecipanti alla truffa hanno potuto ottenere complessivamente 80 milaeuro provenienti dallo stesso INPS. L'imprenditore in questione, che possedeva questa fantomatica azienda agricola, induceva l'Istituto Previdenziale ad erogare delle indennità che in realtà non gli spettavano, ma che spettano solo ai richiedenti che ne posseggono i requisiti sottoscritti dalla legge.
Non solo, l'imprenditore trentatreenne ha anche mancato di effettuare il versamento all'Erario riguardo ai contributi previdenziali che vanno versati come per obbligo di Legge allo stesso INPS.Le indagini delle Fiamme Gialle della Guardia di Finanza sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari (Cosenza).