E’ entrata nel vivo la campagna elettorale per la amministrativeche si svolgeranno il cinque giugno. I big dei partiti nazionali sono impegnati a percorrere in lungo ed in largo le piazze interessate al voto. A Cosenza la competizione elettorale è stata aperta da Denis Verdini, che sosterrà il candidato DEM Carlo Guccione con liste civiche Allenza Liberal Popolare-Autonomie. Carlo Guccione, detto mister preferenze, Consigliere regionale del Pd è subentrato a Lucio Presta, il manager dei vip, voluto da Renzi senza aver sostenuto la campagna delle primarie, ritiratosi in un secondo momento per sopraggiunti motivi famigliari.
Denis Verdini ha aperto la campagna elettorale a Cosenza
Verdini, di Ala democratica, che ha garantito la fiducia al Governo per le riforme costituzionali, pur non essendo in maggioranza, suggella un patto per la nascita del Partito della Nazione, sostenendo ufficialmente la candidatura del sindaco renziano e, seppur sia imputato in cinque processi ed abbia in pendenza una condanna a due anni per corruzione, il padre costituente si dice sereno, in quanto saranno i fatti a dargli ragione ed a scagionarlo da qualsiasi condanna. Grande fermento per una campagna elettorale che premia accordi tesi a procurare voti per arrivare alla vittoria. Guccione chiarisce subito che con Verdini condivide il percorso delle riforme, così come sottolinea l’ex senatore di Forza Italia, il quale dai microfoni di Rai 3Regione afferma che il suo sostegno è volto a sostenere i candidati del Pd in base ad un programma e ad una scelta coerente a livello nazionale.
Chiaramente i verdiniani, pur non essendo partito di maggioranza, si spartiranno incarichi e poltrone qualora Guccione venisse eletto.
Da sostenitore alla riforme, Ala suggella il patto con il Governo per far nascere il Partito della Nazione
Renziani e parte della minoranza del Pd hanno aperto la campagna elettorale nella sala del cinema “Modernissimo”, alla presenza di Giacomo Mancini che ha moderato l’incontro di Pino Galati, e dei Morrone.
Per la cronaca, Luca Morrone, tra i principali esponenti provinciali di FI, ha aderito alla mozione di sfiducia che nella passata legislatura sosteneva il sindaco uscente Mario Occhiuto e dato vita ad una lista per sostenere il candidato PD. Singolare anche l’adesione di Mancini alla formazione verdinianache, dopo aver fatto parte dei Democratici di Sinistra, della Rosa nel Pugno, nonché aver ricoperto il ruolo di assessore nel centro destra quando presidente regionale era Giuseppe Scopelliti, ora è rimasto folgorato sulla via del grande Denis.
Intanto sull’altro fronte, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della lista “Cosenza popolare”, sostenuta dai fratelli Gentile per il Nuovo Centro Destra. La notizia è arrivata lunedì sera, per cui Enzo Paolini sarà il candidato a sindaco della formazione che a livello nazionale fa capo ad Alfano. La lista di Paolini era stata rigettata in un primo momento dalla Commissione elettorale, in quanto i consiglieri avevano apposto la firma della loro candidatura su moduli del 2011, prive delle prescrizioni della legge Severino in materia di incandidabilità. Una vera patata bollente che avrebbe portato più voti per le liste del Pd; ma gli accordi servono e a ricucire lo strappo con i fratelli Gentile ci ha pensato a suo tempo lo stesso Marco Minniti.
In buona sostanza, se si andasse al ballottaggio, la lista Guccione potrebbe contare sui voti di Paolini e viceversa. Una corsa per la vittoria. Pur di vincere e fare incetta di voti si studiano i modi per tagliare il nastro. La competizione elettorale per il sindaco si gioca più nei palazzi che per le strade, senza farsi carico dei bisogni dei cittadini, che continuano a rimanere ai margini, senza capire come orientarsi nella jungla di un sistema arroccato nei luoghidel potere.