Con la legge del "soggiorno obbligato" negli anni '70 arrivano in tutta la Lombardia circa 400 uomini dei clan della mafia, camorra e 'ndrangheta, personaggi che si uniscono ai latitanti di spicco già presenti sul territorio. Luciano Liggio detto la "primula di Corleone", latitante, abitava indisturbato in centro a Milano. Il "soggiorno obbligato" era una legge del 1956 che stabiliva che si avesse l'obbligo di abitare in una località, stabilito dalla magistratura, non superiore ai 5000 abitanti, così tutti avrebbero potuto controllare meglio le attività del confinato.
La Lombardia è la 4^ regione italiana per immobili sequestrati alla criminalità organizzata e seconda per numero di reati di estorsione. L'estorsione e la corruzione sono le fonti più redditizie della malavita organizzata e agevolata, fra l'altro, da enti creditizi, intermediari finanziari e pubblica amministrazione.
Nell'ultimo semestre del 2012 il numero delle persone denunciate e arrestate per corruzione è raddoppiato in rapporto al semestre precedente e anche i reati di concussione sono aumentati in proporzione. In Lombardia le organizzazioni criminali si sono accordate con le mafie straniere presenti sul territorio (rumeni, albanesi, nigeriani e cinesi), la 'ndrangheta la fa da padrona, controlla l'edilizia, il movimento terra, i rifiuti, la sanità, gli alberghi, i ristoranti, senza tralasciare il traffico di stupefacenti; insomma un vero e proprio controllo del territorio a 360°.
Per la densità demografica, l'importanza economico-finanziaria e la vicinanza al confine svizzero, la Lombardia è un polo di attrazione per chiunque voglia delinquere e avere guadagni illeciti in breve tempo. Per aumentare il proprio malaffare le mafie cercano di farsi amiche le persone di spicco e potenti delle varie città, come gli imprenditori, i politici e gli amministratori pubblici.
La 'ndrangheta è organizzata dalle 'ndrine, 16 tra Milano, Como, Pavia e la Brianza: Saverio Minasi a Bresso, a Buccinasco (definita la Platì del nord) e a Cernusco sul Naviglio comandano le cosche calabresi degli Talia, Bruzzanti, Barbaro e Papalia, a Lecco i Coco Trovato, a Monza oltre i Mancuso anche i clan Iamonte, Arena e Mazzareno, a Varese i Farao Marincola, a Brescia e Bergamo la cosca calabrese dei Bellocchio.
La prima famiglia di 'ndrangheta in Lombardia fu quella di Giacomo Zagan proveniente dalla Piana di Gioia Tauro e trasferitasi a Galliate Lombardo nel 1954, il figlio del boss fu un pentito chiave per il processo "Isola Felice". Nel decennio 1974/1984 sono stati organizzati in Lombardia 103 sequestri di persona e centinaia le vittimi di estorsione e ricatti. La 'ndrangheta diventa la più potente quando la mafia siciliana deve arrendersi dopo l'inchiesta "Duomo Connection" fra i vari boss arrestati spiccano i Carollo e l'ex assessore socialista Attilio Schemmari. Le più grandi operazioni anti-mafia sono negli anni '90: Wall Street, Count down, Hoca Tuca, Belgio, Fine e Nord-Sud dove finiscono condannati 133 imputati (13 ergastoli).
La mafia del nord è all'altezza di poter spostare 500 mila voti (il 5%) ormai sono i politici che si rivolgono alla mafia per scambiare voti con appalti e non, come una volta, il contrario; l'operazione "Redux Caposaldo" sequestra all' 'ndrangheta più di 2 milioni di euro destinati alle giunte locali in cambio di appalti. La Tnt global express ex Traco è accusata di agevolare molti boss mafiosi fra i quali Giuseppe Pepè Falchi e Paolo Martino. Molti amministratori locali sono stati o lo sono ancora concussi con i mafiosi: Carlo Antonio Chiriaco (direttore sanitario ASL Pavia), Pietro Gino Pezzano (direttore ASL Monza Brianza), Massimo Ponzoni (consigliere regionale Pdl), Davide Valia (consigliere provinciale Pavia e Milano), l'Avv.
Luciano Lampugnani di Rho, Nicola Mazzacuva (presidente consiglio comunale Desio), Natale Marrone (consigliere comunale), Rosario Perri (ex assessore provinciale).
L'imprenditore Antonio Paolo titolare del consorzio Nuovo Co.Se.Li era il prestanome della cosca Morabito-Bruzzantini che utilizzava l'Ortomercato di Milano per il traffico internazionale di cocaina, furono arrestati Salvatore Morabito, Antonino Palamara, Pasquale Modaffari e tanti altri.