Mentre la vicenda delle "baby prostitute" sta tenendo banco in questi giorni sulle pagine di cronaca, un altro fenomeno-scandalo rischia di assumere proporzioni davvero enormi e preoccupanti: si tratta del cosiddetto "sexting". Per chi non ne avesse mai sentito parlare, spieghiamo il significato di questo termine: per "sexting" si intende l'invio di sms contenenti testo ed immagini sessualmente esplicite (deriva dalle parole inglesi "sex" e "texting").

Questa nuova "moda", chiamiamola così, sta producendo effetti devastanti sui nostri giovani: ormai, si calcola che almeno un adolescente su quattro (a partire da undici anni circa) faccia sexting, ovvero scambia questi messaggi con amici o addirittura persone sconosciute.

Questo fenomeno, naturalmente, viene spinto a velocità supersonica dal sempre più facile accesso ad Internet attraverso gli Smartphone: i giovani sfruttano soprattutto le chat e i social network (in particolare Facebook) per creare dapprima dei profili personali particolarmente audaci e provocanti che serviranno in seguito per lo scambio di foto o video osè, oppure per avviare conversazioni di carattere sessuale.

I numeri sono davvero preoccupanti: il 74 per cento dei ragazzi e il 37 per cento delle ragazze va sul Web per vedere o fare sesso; sei adolescenti su dieci trovano divertente e piacevole fare sexting, anche perché, nella maggior parte dei casi, ne viene sottovalutata la pericolosità.

Anche se lo scambio di questo materiale erotico viene effettuato, nella maggior parte dei casi, tra amici o persone che si conoscono, in realtà, Internet offre infiniti modi per diffondere pubblicamente le foto e i video "riservati" che potrebbero finire nelle mani di adulti senza scrupoli.

L'opinione pubblica sta cercando di sensibilizzare il problema del sexting, oltremodo favorito dal fatto che i giovani possono disporre di una privacy pressochè totale e sfuggire facilmente al controllo di genitori ed insegnanti: ricordiamoci, se ce lo fossimo dimenticati, che con uno smartphone si è in grado di creare un mondo virtuale assolutamente nascosto ma anche pieno di insidie.