Rimane ancora avvolta nel mistero la morte di una donna di 63 anni che è stata trovata sgozzata nel suo appartamento a Zisa, un quartiere di Palermo. La donna, Grazia Rosaria Quatrini (questo il suo nome) è stata trovata con un ampio squarcio alla gola infertole presumibilmente con un'arma da taglio ed era denudata.



La macabra scoperta del cadavere della donna è stata fatta dal fratello, che non avendo più sue notizie da giorni, ha cominciato a preoccuparsi e quindi è andato a trovarla per verificare di persona cosa potesse essere successo.



D'altronde stando alle testiminianze fornite dai vicini di casa, pare che la donna 63enne avesse problemi di alcolismo tanto da dover essere soccorsa spesso dal 118.

Da quanto è dato apprendere fino a questo momento dalle fonti investigative, pare che vivesse da sola e che percepisse la pensione di reversibilità del padre, nonostante questo sembra che chiedesse spesso piccoli prestiti e delle sigarette in giro.



A movimentare questo quadro vi è anche una presunta relazione con un avvocato 80enne in pensione con cui la donna, a detta di alcuni testimoni, pare che intrattenesse una storia che durava da tempo. Gli stessi testimoni raccontano di come il rapporto tra i due fosse piuttosto turbolento e venerdì scorso, l'ultima volta che l'uomo si sarebbe recato nell'appartamento della donna, i vicini avebbero sentito urla e il rumore di oggetti rovesciati con veemenza.





Intanto gli inquirenti hanno rintracciato l'avvocato e lo stanno sottoponendo ad un interrogatorio. Al momento si esclude che l'omicidio sia la conseguenza non voluta di una rapina perché l'appartamento non presenta segni di effrazione.