A Ventimiglia ieri è stato scoperto un giro di prostituzione minorile, tra i clienti padri di famiglia. Tre studentesse di 14 e 15 anni di Ventimiglia hanno deciso di emulare le loro coetanee dei Parioli che si vendevano per comprare borse, scarpe, telefonini ed abiti griffati. La denuncia è partita da un ragazzo di 30 anni che si era rifiutato di avere un rapporto sessuale con le minorenni.

Di qui la denuncia al Commissariato di Ventimiglia che, coadiuvato dal tribunale dei Minori di Genova, ha portato alla luce questa squallida vicenda che ancora una volta ha come protagoniste tre adolescenti che vendevano il loro corpo per 30 oppure 50 euro a prestazione, iscrivendo nel registro degli indagati almeno 5 persone per sfruttamento della prostituzione minorile, ma il loro numero è tristemente destinato a salire.

I clienti, padri di famiglia, venivano contatati tramite annunci fatti dalle ragazzine sotto falsa identità registrandosi su siti d'incontri che pullulano sul web. Le baby squillo che non hanno alle spalle una situazione famigliare di degrado avevano cominciato 'quest'attività' come fosse un gioco che aveva preso loro la mano forse avendo visto soldi facili, emulando le più famose di Roma. I clienti venivano portati nei parcheggi e zone isolate per consumare il rapporto sulle auto per poche migliaia di euro fino a che un giovanotto con un po' di buon senso ha posto fine a questo gioco degradante.

I poliziotti, con a capo il vice questore Giuseppe Ruggiero, hanno sequestrato i telefonini, computer delle due ragazzine scoprendo una lista di numerosi clienti che presto saranno interrogati rischiando l'imputazione di sfruttamento della prostituzione minorile.

Intanto già 5 persone sono già state indagate e in una casa è stato trovato materiale pedo-pornografico e dosi di droga, non escludendo di rintracciarne altro fuori provincia. I genitori delle 3 adolescenti ascoltati dai magistrati si sono mostrati all'oscuro della vicenda come i compagni di banco e gli amici, essendo state molto furbe a nascondere i loro traffici su Facebook e Twitter.