Tragico incidente nella notte di domenica in viale Famagosta a Milano, dove una giovane donna di origini egiziane è stata travolta ed uccisa da un'auto a forte velocità. La malcapitata stava probabilmente cercando di attraversare la strada in superficie, non servendosi quindi del sottopassaggio, per raggiungere la vicina stazione metropolitana.

Una strada questa sempre molto trafficata di giorno: collega, infatti, alla vicina e sempre affollatissima via Cermenate; quasi deserta invece in tarda serata, quando le auto possono raggiungere anche velocità piuttosto elevate nonostante i limiti imposti.

Alla guida della Citroën Xsara Picasso un italiano di 28 anni che in base alle prime ricostruzioni avrebbe immediatamente prestato soccorso. Iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo e risultato negativo all'alcol test, il giovane è da subito apparso in evidente stato di shock. 

Inutili i soccorsi: la donna ed il piccolo che portava in grembo da 7 mesi sono morti all'ospedale San Paolo di Milano, mentre i medici cercavano di praticarle un parto cesareo cercando di salvare le due vite.

Ma non è tutto.

Macabro risvolto quando il marito della giovane, appresa la notizia e recatosi in ospedale, ha domandato dell'altro figlio, quello di 4 anni che al momento dell'incidente si trovava con la donna.

Sbalzato a molti metri di distanza dal luogo dell'incidente ed incastrato nel guard rail, il piccolo, sfuggito alle prime ricerche, è stato trovato in arresto cardiaco dai soccorritori del 118. Inutili i tentativi di rianimarlo. È morto poco dopo in ospedale.