Gli ultimi aggiornamenti dall'Ucraina riportano ancora scontri a Kiev, in Piazza Maidan ma anche in altre città del paese, e giunge notizia che alcuni reparti delle forze di polizia sono passati dalla parte dei manifestanti. Intanto il presidente Yanukovich incontra i diplomatici europei, Angela Merkel invoca lo stop alle violenze e Emma Bonino teme la guerra civile.
Ucraina, poliziotti dalla parte degli insorti
Un'agenzia di stampa russa informa che i reparti di polizia della Transcarpazia hanno defezionato e sono passati dalla parte dei manifestanti, tanto che i comandanti avrebbero prestato giuramento davanti la popolazione nel palazzo governativo regionale occupato da giorni.
Dunque anche le Forze dell'Ordine cominciano ad abbandonare il regime di Yanukovich (già nelle settimane scorse ci sono stati simili episodi): per ora l'Esercito si è tirato fuori, ma c'è attesa per quello che faranno i militari nei prossimi giorni.
Cecchini in azione, sia poliziotti che manifestanti
In questi ultimi due giorni gli scontri a Kiev sono stati violentissimi ed i morti sarebbero decine, forse un centinaio nelle ultime 48 ore (cfr l'ultimo aggiornamento Scontri a Kiev, tregua fallita).
Tra le ultime notizie dall'Ucraina a proposito degli scontri, si viene a sapere che sia gli insorti che la polizia stanno facendo uso di cecchini: 29 agenti feriti da un cecchino ribelle secondo fonti locali, mentre il Daily Telegraph riporta che le Forze dell'Ordine hanno messo in campo i tiratori scelti.
Le notizie rimangono confuse e incerte, di sicuro c'è che a Kiev è ormai un bagno di sangue e si combatte ovunque.
Ucraina: le dichiarazioni di Emma Bonino e Angela Merkel
Le diplomazie europee sono al lavoro, seppur tra le solite divisioni e difficoltà (cfr l'articolo Ucraina, sanzioni morbide?).
Il presidente ucraino Viktor Yanukovich sta incontrando in luogo segreto gli inviati di Polonia, Germania, Francia ma non si sa ancora precisamente su cosa stiano vertendo i colloqui (probabilmente sanzioni e tentativi di mediazione.
Il ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, ha dichiarato alla vigilia dell'incontro di Bruxelles con gli altri funzionari dell'UE: "E' con massima preoccupazione che va considerato e scongiurato il rischio concreto di una guerra civile alle porte dell'Unione Europea. Cessino reazioni violente, indiscriminate e sproporzionate alle proteste popolari.
Non potranno essere più tollerati abusi nei confronti della popolazione, né provocazioni di frange estremiste e violente. In caso di continuazione delle violenze, non escludiamo il ricorso a misure restrittive eccezionali".
Questo invece quanto detto dal Cancelliere tedesco Angela Merkel: "Tutte le parti prendano immediatamente le distanze dalle violenze e mettano in atto la tregua concordata. La responsabilità maggiore è dalla parte del governo. Serve un dialogo tra le parti in vista di una soluzione sostenibile del conflitto".