Buone notizie per gli appassionati di Twitter in Turchia. Come ha annunciato il presidente turco Abdullah Gul, il blocco verrà presto abolito, cercando di rassicurare la rete. E mentre Gul cerca di calmare le acque, dispiaciuto che una cosa del genere sia accaduta proprio in un momento strategico in cui la Turchia era impegnata in un negoziato con l'UE, la rete inizia a popolarsi di nuove indiscrezioni.



Le indiscrezioni, questa volta, si riferiscono a quello che avrebbe le parvenze di uno scandalo a sfondo sessuale nel quale sarebbe coinvolto proprio il premier Erdogan. L'oggetto dello scandalo sarebbe un video a luci rosse riguardante il premier e la bellissima ex miss turca Defne Samyeli.



Perché Twitter è stato messo al bando?




La causa sarebbe stata la presunta diffamazione del governo. Ciò avrebbe portato le autorità turche a censurare la piattaforma di microblogging. Il motivo di base sarebbe riconducibile alla circolazione di intercettazioni telefoniche acquisite in maniera illegale e dichiarate, tra l'altro, anche false. Queste le posizioni che il premier ha sottolineato in una comunicazione ufficiale, per giustificare la chiusura di Twitter. Se non fosse stata intrapresa quest'azione di blocco, secondo il premier le conseguenze per l'immagine del paese sarebbero state molto negative.



Inoltre, il 7 marzo, stando alle indiscrezioni online, Erdogan aveva preso di mira anche Youtube e Facebook nel corso di un'intervista televisiva. Alla censura di Twitter, che non è stata ben accolta, si aggiunge, dunque, anche lo scandalo a luci rosse. Che conseguenze avrà tutto questo marasma sulle elezioni che si terranno il 30 marzo in Turchia?