Un increscioso episodio si è verificato a Locorotondo, Comune in provincia di Bari. Un uomo, venerdì 18 aprile, ha chiamato l'Asl chiedendo un intervento per la madre ammalata di Sla. Dalla struttura sanitaria, però, è arrivato un rifiuto poiché la richiesta è giunta nel periodo pasquale: "Mi spiace, è Pasqua, poi c'è Pasquetta... ci sentiamo martedì".

L'uomo ha raccontato e denunciato l'accaduto. La madre è affetta da una forma di Sla che richiede un'assistenza continua, poiché la donna è sempre intubata e costretta a letto. Nella giornata di venerdì santo, si era rotta la cannula tracheostomica e a quel punto il figlio dell'ammalata ha telefonato all'Asl, ad un numero verde che corrisponde al medico di riferimento che ha il compito di dare assistenza in casi urgenti. Appena gli hanno risposto dall'Asl, l'uomo ha capito che c'era qualcosa di strano: "A quel numero non ha risposto il solito medico - racconta - ma un altro che mi ha detto che il collega era in ferie, che lui non poteva aiutarci".

Ma perché il medico non poteva intervenire in soccorso di una paziente ammalata di Sla? Semplicemente perché siamo nel periodo delle festività pasquali, quindi non si presta soccorso in casi di emergenza. Ecco come l'uomo descrive l'accaduto: "Avrei potuto richiamare martedì perché lunedì è Pasquetta. Peccato che mia madre non sarebbe mai arrivata a martedì".

Dunque, la signora ha rischiato la vita, poiché senza la cannula tracheostomica non potrebbe sopravvivere. Considerata la situazione "grottesca", il figlio è dovuto ricorrere all'aiuto di un privato, di un medico amico. Questi, infatti, anche se si trattava del weekend di Pasqua, si è precipitato a casa dell'ammalata e ha sostituito il tubicino; un'operazione alquanto semplice per un dottore, che però, all'Asl di Bari non hanno effettuato perché bisognava festeggiare la Pasqua, mettendo a serio rischio la sopravvivenza di una donna gravemente malata di Sla.