Il "Knockout game", gioco teppistico proveniente dagli Stati Uniti, ha fatto la sua prima vittima in Italia. Il malcapitato si chiamava Zakir Hossain, 34 anni, nato in Bangladesh e residente a Pisa dove lavorava come cameriere in un ristorante. Nella notte fra domenica 13 e lunedì 14 aprile è stato ucciso da un pugno sferrato da uno sconosciuto.

Lo scopo del "Knockout game" è quello di assalire dei passanti per strada, prendendoli a pugni e poi scappando via: una sorta di prova di "coraggio" inventata da bulli e teppisti. Le immagini registrare dalle telecamere di sicurezza di via San Bernardo a Pisa, mostrano un uomo palestrato che si avvicina al cuoco bengalese e comincia a provocarlo. Hossain, uscito da poco dal ristorante indiano "Tandoori" dove lavorava, non reagisce. All'improvviso, dall'aggressore, parte un pugno violento che stende il malcapitato 34enne togliendogli la vita.

Zakir Hossain lascia una moglie e tre figli, che vivono ancora in Bangladesh. La comunità bengalese si è subito riunita in una manifestazione spontanea per chiedere giustizia e ha annunciato un corteo per venerdì 18 aprile, al quale dovrebbe partecipare anche l'ambasciatore del Bangladesh in Italia. I negozianti della zona in cui il cuoco è stato aggredito e ucciso, per solidarietà hanno abbassato le saracinesche.

Intanto, è stato chiesto al Comune di Pisa e alla Regione Toscana di sostenere le spese per far giungere in Italia i familiari di Hossain: quest'ultimo si era trasferito nel pisano da cinque anni e che da due anni lavorava nel ristorante indiano, all'uscita del quale ha trovato la morte.

Il questore di Pisa, Bernabei, ha lanciato un appello ad eventuali complici e amici dell'aggressore killer: "Invito gli amici dell'aggressore a farsi avanti e a chiarire la loro posizione. Diversamente rischiano di rispondere del reato di concorso in omicidio".

Un fenomeno preoccupante, quello del "Knockout game", che in Italia ha fatto registrare casi a Roma, dove in Piazza Trilussa c'era una vera e propria gang di ragazzini "specializzati" nell'assalto ai passanti, ma anche a Venezia, Napoli, Palermo e Lecce molte persone hanno denunciato di essere state aggredite all'improvviso mentre passeggiavano per strada.