Una proposta inusuale quella presentata dall'assessore alla Cultura, Mario Caligiuri e approvata dalla Giunta regionale della Calabria, la quale prevede tre giorni di reclusione in meno per ogni libro letto, per un massimo di 16 volumi, per i detenuti condannati ad una pena superiore ai sei mesi di reclusione. La notizia è riportata nella versione on-line del "Secolo XIX".

Il modello è già stato sperimentato un paio di anni fa in Brasile, dove la presidente Dilma Roussef introdusse uno sconto di pena di quattro giorni per ogni detenuto che avesse letto almeno un libro al mese e ne avesse scritto una recensione.

Adesso un'idea molto simile come quella dell'assessore calabrese potrebbe introdurre la novità anche in Italia, ammesso che la proposta, ora sottoposta all'esame del Parlamento attraverso il Consiglio regionale della Calabria, sia approvata.

Caligiuri, ribadendo che tale iniziativa si colloca nell'ambito delle attività rivolte alla promozione della lettura e dell'aumento del numero dei lettori, ha dichiarato che "Questa iniziativa, che sottoponiamo all'attenzione del Parlamento, prende spunto dalla positiva esperienza maturata in alcune carceri brasiliane, dove sono stati prodotti risultati apprezzabili". Tentativo sicuramente doppiamente coraggioso, considerato anche il fatto che l'Italia è uno dei paesi dove meno si legge in Europa.