Sembra che la società si evolva ma alla fine ci sono alcune mentalità che sembrano non accettare le evoluzioni e i cambiamenti. Il rispetto del prossimo spesso viene considerato un optional. È questo il caso di una scuola italiana, il Liceo ''Scotti/Einstein'' di Ischia che, nel 2014, mostra ancora segni di omofobia.
Scritte devastanti come "Se sei frocio, non venire a scuola… vai a battere!". La scritta è stata subito cancellata dal professore ma il vociare e gli scherni sono rimasti nei corridoi dell'edificio. La storia è continuata tanto da portare il quasi 15enne, Marco, a raccogliere le sue cose e abbandonare la scuola.
Nel mirino alunni e professori
Non è l'unico caso. Le parole infatti restano lì incise nella mente come quelle che sono state lasciate sul porfido dell'Istituto Galileo Ferraris di Roma. Pochi giorni fa dei ragazzi hanno dipinto la parola "Frocio" seguita dal cognome del ragazzino. Lo stesso ragazzo racconta infatti a L'Espresso di pensare e ripensare a tutti quei ragazzini che si sono uccisi per queste scritte omofobe. Ad essere colpiti sono anche gli insegnanti. Un professore del Lazio dichiara infatti di non aver mai confessato la sua omosessualità in classe ma quando la notizia è uscita allo scoperto la sua vita su Facebook e in pubblico è diventata un inferno.
Circa 5mila adolescenti chiedono aiuto alla Gay Help Line
Dalle stime dell'Istat i dati dell'omofobia sono allarmanti.
Solo a Roma più di duemila minorenni hanno chiesto aiuto alla Gay Help Line per difendersi e farsi proteggere. Di questi la metà aveva meno di 16 anni ma se si aggiunge la fascia che va dai 18 ai 21 allora la quota sale a cinquemila. Ci sono tanti tanti nomi e tantissime richieste. Pasquale un giovane volontario della Gay Help line afferma che quasi nel tre per cento delle chiamate c'è un ragazzo dai 13 ai 14 anni.
Roma e Milano sono le città in pole alle classifiche di discriminazioni. Il presidente della Gay Center annuncia anche la realizzazione di un nuovo sistema utilizzato, ossia dei laboratori formativi con esperti e oltre 500 studenti che hanno realizzato 16 video contro l'omofobia e altre forme di discriminazioni frequenti nelle scuole e nella società.