Giorgio Faletti, ricoverato all'Ospedale Molinette di Torino, è morto, lasciando un vuoto nel mondo dello spettacolo italiano: la notizia è stata data venerdì 4 luglio dal direttore della Stampa, Mario Calabresi, su Twitter.

Di recente era tornato da Los Angeles, dopo esser stato lungamente in un centro specializzato per la cura dei tumori ai polmoni, di cui era affetto da qualche anno.

Iniziò la sua carriera come cabarettista negli anni '70 a Milano, e nel 1985 fece parte del cast del Drive In come Vito Catozzo.

Fu scrittore, cantante, pittore, paroliere, compositore, sceneggiatore, comico e pilota automobilistico; tifosissimo della Juventus e grande appassionato di motori (Ducati e Ferrari).

Lavorò a fianco di Gaspare e Zuzzurro; nel 1988 pubblicò il suo primo mini album Colletti bianchi; nel 1990 partecipò a Fantastico; nel 1991 uscì con il suo secondo disco Disperato ma non serio.

Nel 1992, nel 1994 e nel 1995 partecipò al Festival di Sanremo, ottenendo riconoscimenti ambiti, quali "Premio della critica" e "disco di platino", ecc.

Faletti restò comunque un personaggio comico e nel 1996 pubblicò Porco mondo che ciò sotto i piedi, realizzando altresì lo spettacolo teatrale Tourdeforce.

Nel 2002 pubblicò il thriller Io uccido (quattro milioni di copie vendute); nel 2004 uscì con Niente di vero tranne gli occhi (tre milioni e mezzo di copie).

Nel 2005 ebbe dal presidente Ciampi il "Premio De Sica alla Letteratura", e nello stesso anno ottenne anche il "Premio letterario La Tore -Isola d'Elba".

Nel 2006 lavorò nel film Notte prima degli esami, ottenendo la nomination al "David di Donatello" quale migliore attore non protagonista; scrisse Fuori da un evidente destino: il regista Dino De Laurentiis, prima dell'uscita del libro, acquisì i diritti per farne un film.

Nel 2007 al Festival di Sanremo fu autore di The Show must go on, (arrivata decima), dall'album In territorio nemico, sue testi e musiche, e prese parte al film Cemento armato.

Nel 2008 uscì la prima raccolta di racconti, Pochi inutili nascondigli, e fu tra i finalisti del "premio letterario Piero Chiara" del 2009; scrisse altresì Io sono Dio e autore del brano Gli anni che non hai; nello stesso anno fu tra gli interpreti di Baarìa di Tornatore e Il sorteggio di Ciampotti.

Nel 2010 scrisse Appunti di un venditore di donne e fu subito un successo, salendo in cima alle classifiche delle vendite; nel 2011 pubblicò un altro romanzo Tre atti e due tempi.

Nel 2012, a riconoscimento dell'impegno e i successi in campo letterario, venne nominato presidente della Biblioteca Astense, nonché ambasciatore Eataly; all'inaugurazione della sede romana dell'evento espose alcune sue opere pittoriche a tema.

Nel 2013 fu sceneggiatore de Il mostro e questo fu il suo ultimo lavoro cinematografico.

Prima che la malattia lo stroncasse, stava già lavorando ad un nuovo romanzo e spettacolo.

Dopo la notizia della sua scomparsa, moltissimi fans, amici, colleghi del calibro di Gassman, Fiorello, Baudo e Fazio ecc. hanno voluto salutarlo con frasi di stima ed affetto. Persino la sua squadra del cuore, la Juventus, lo ha ricordato con poche ma commoventi parole: "tifoso fedele, bianconero nel cuore, uomo squisito, dai modi garbati, dal sorriso sincero".

Poche ora prima di lasciarci aveva scritto su Twitter e Facebook queste toccanti parole, quasi un presagire della sua dipartita: " A volte immaginare la verità è molto peggio che sapere una brutta verità. La certezza può essere dolore. L'incertezza è pura agonia".