Le spese pazze colpiscono anche la Liguria che vede l'acquisto di vestiti, profumi e viaggi, il tutto strettamente con i soldi pubblici. Tra le spese compaiono anche i "Gratta e vinci". Ad essere coinvolte sono le due consiglieri Marylin Fusco e Maruska Piredda che si trovano ora ai domiciliari. Ad incastrarle è la Guardia di Finanza con l'accusa di peculato per le spese effettuate nel corso dell'anno 2012 con i soldi dell'Italia dei valori.

Il profilo delle indagate

Mentre veniva arrestata, la Fusco si diceva sconvolta e incredula per l'accaduto.

La donna si è inoltre subito rivolta al suo legale che l'ha immediatamente raggiunta a Montecatini dove in seguito è stata disposta la custodia cautelare. Marylin Fusco venne eletta consigliere regionale nel 2010 e fu poi nominata vicepresidente della giunta regionale con l'assessorato all'urbanistica. Piredda invece aderì all'Italia dei valori alle europee e divenne famosa per una foto scattata nel 2008 nella quale esultava per via della mancata concretizzazione dell'atto di privatizzazione di Alitalia.

L'inchiesta era partita già da tempo e gli avvisi di custodia cautelare sono scattati già nel 2013 con l'accusa di peculato a quattro consiglieri e due funzionari. Si trattava di Piredda, Fusco, Scialfa, e Quaini.

Ad essere indagato fu anche il tesoriere del gruppo De Lucchi e una sua stretta conoscente.

Le contestazioni a Fusco e Piredda

A Fusco viene contestato il fatto che pare avrebbe speso i contributi politici per acquistare usb, registratori, cartelle, zaini, agende, penne e cancelleria di vario genere. Risultano anche spese di ristorazione, viaggi a Roma e Genova e anche le varie spese del taxi. Alla Piredda invece viene contestato anche un Gratta e vinci oltre alle spese per calzature, arredamento, profumi e pranzi con amici e familiari.